(Teleborsa) – Nella Manovra economica 2023 “si dimostrerà finalmente che la flat tax non era uno slogan ma un programma strutturato in 5 anni”. Lo ha anticipato il sottosegretario all’Economia Federico Freni a Radio 24, aggiungendo “cominciamo assolutamente con autonomi e partite IVA“.
“Cominciamo con innalzare la soglia da 65 fino a 100 mila euro, forse qualcosina meno, potremmo fare 85/90 mila– ha detto il sottosegretario – dipenderà anche da alcune variabili macroeconomiche un po’ meno dipendenti da noi, ma certamente sì, certamente in legge di bilancio troveremo il passaggio da 65mila ad almeno a 85mila”.
Frattanto, il vicepremier Matteo Salvini conta “entro 10 giorni” di portare la Manovra di bilancio in Parlamento e si realizzare “tutti i grandi progetti economici su cui la Lega e il centrodestra si sono impegnati”. Il leader del Carroccio ha citato l’avvio di quota 41, l’innalzamento del tetto della Flat tax da 65mila euro a 85mila e 100mila euro e, ancora, la pace fiscale, con la rottamazione di milioni di cartelle esattoriali, e la revisione del Reddito di cittadinanza “limitando abusi e non più a vita”.
Fra le “priorità” c’è anche il taglio del cuneo, ma “si sta valutando” in via residuale rispetto all’obiettivo principale che è il fabbisogno energetico. “Una volta colmato il fabbisogno energetico, con quello che resterà valuteremo cosa fare e come fare”, ha detto Salvini, ricordando che due terzi andrà al lavoratore e un terzo alle imprese, una proporzione ritenuta “soddisfacente” da imprese e sindacati.