(Teleborsa) – La Fed andrà avanti con un aumento aggressivo dei tassi di interesse nel tentativo di riportare l’inflazione in linea con il target del 2% nel più breve tempo possibile. Lo ha confermato la vice presidente della banca centrale USA Lael Brainard in una intervista rilasciata a CNBC.
Brainard ha detto che pensare ad un aumento di 50 punti base alle riunioni di giugno e luglio può essere “un percorso credibile” ed è “molto difficile immaginare una pausa” nel rialzo dei tassi d’interesse. Affermazioni che sembrano smentire le affermazioni fatte qualche giorno prima dal collega di Atlanta Raphael Bostic, il quale aveva parlato di una pausa a settembre.
Brainard ha poi ricordato anche che la Fed ha due strumenti – tassi di interesse e riduzione del bilancio – e che in caso di aumento dei rischi, si muoverà più velocemente. “Se l’inflazione non rallenterà, un altro aumento di 50 punti base potrebbe essere appropriato”, ha detto la banchiera, ammettendo che l’inflazione sarà frenata anche dal calo della domanda connesso con la guerra in Ucraina ed i lockdown in Cina.
Mercoledì sera il Beige Book della Federal Reserve, cioè il bollettino mensile sullo stato dell’attività economica nei dodici distretti, ha confermato che l‘attività economica è cresciuta a un passo tra il “lieve” e il “modesto”, un peggioramento rispetto al precedente bollettino di sei settimane prima, che indicava un’espansione a ritmo “moderato”. L’outlook è frenato dall’inflazione, dalle incertezze relative al conflitto in Ucraina e dalla pandemia che non è ancora alle spalle.
Il mercato del lavoro – sottolinea la Fed – è cresciuto a un passo tra il “modesto” e il “moderato”, anche se l’aumento dell’inflazione si sta scaricando sui salari che appaiono “in forte aumento”.