(Teleborsa) – Integrae SIM ha iniziato la copertura sul titolo , società bergamasca che opera nel design, prototipazione, progettazione e produzione di soluzioni per il settore dell’elettronica integrata. La società si è quotata su Euronext Growth Milan l’11 novembre 2022 con un prezzo di collocamento di 1,5 euro euro per azione. Il prezzo obiettivo è stato fissato a 3,85 euro per azione (con un upside potenziale superiore al 150%), mentre il giudizio sul titolo è “Buy“.
Gli analisti si aspettano un incremento del valore della produzione, che dovrebbe passare da da 24,58 milioni di euro del 2021 a 49,55 milioni di euro del 2025 (CAGR 21A-25E: 19,2%). L’EBITDA dovrebbe passare da 2,57 milioni di euro nel 2021 a 8,25 milioni di euro nel 2025, con un CAGR del 33,8%, per un EBITDA margin in crescita da 10,5% al 16,6%.
Viene previsto che il gruppo possa migliorare la propria NFP grazie ai flussi di cassa positivi generati dalla gestione caratteristica. In particolare, viene stimato che la NFP possa raggiungere un valore cash positive nel 2025 pari a 6,45 milioni di euro.
Tra i punti di forza della società vengono citati: alto livello di spese in R&D, che hanno comportato innovazioni distintive; offerta di servizi digitali innovativi (My Fast PCBA) per soddisfare le necessità dei clienti; supply chain consolidata dopo anni di presenza nel settore; velocità di execution superiore alla media di mercato; grande capacità di attrazione di talenti nel distretto geografico di appartenenza.
Le opportunità indicate sono: ulteriore sviluppo dei servizi digital ad alto valore aggiunto; espansione in nicchie di mercato non ancora presidiate; M&A con altri player di settore per consolidare la posizione competitiva; potenziale scalabilità della piattaforma My Fast PCBA per aggiungere servizi remunerativi ad alto valore aggiunto.
Tra i punti deboli ci sono: maggiore costo del personale se paragonato a competitor situati in Asia; società ancora in fase fortemente espansiva e quindi assorbe cassa.
Inoltre, i maggiori rischi del mercato sono: aumento dei costi delle materie prime dovuti a fenomeni macro; ingente aumento del costo dell’energia; problemi di supply chain a causa della perdurante situazione di incertezza internazionale.