(Teleborsa) – Nel 2021 il disavanzo pubblico della zona euro e dell’UE è diminuito rispetto al 2020, così come il debito pubblico, secondo i dati aggiornati pubblicati da Eurostat. Nell’eurozona il rapporto disavanzo pubblico/PIL è sceso dal 7,0% nel 2020 al 5,1% nel 2021 e nell’UE dal 6,7% al 4,6%. Nell’area euro il rapporto debito pubblico/PIL è sceso dal 97,0% alla fine del 2020 al 95,4% alla fine del 2021 e nell’UE dall’89,8% all’87,9%.
Nel 2021 tutti gli Stati membri, ad eccezione della Danimarca (+3,6%) e del Lussemburgo (+0,8%), hanno registrato un disavanzo. I disavanzi più elevati sono stati registrati a Malta (-7,8%), Grecia (-7,5%), Italia (-7,2%), Ungheria e Romania (entrambe -7,1%), Lettonia (-7,0%), Spagna (-6,9%) e Francia (-6,5%). Quindici Stati membri avevano disavanzi superiori al 3% del PIL.
Alla fine del 2021, i rapporti più bassi tra debito pubblico e PIL si registravano in Estonia (17,6%), Bulgaria (23,9%), Lussemburgo (24,5%), Svezia (36,3%) e Danimarca (36,6%). Quattordici Stati membri avevano rapporti di indebitamento pubblico superiori al 60% del PIL, con i più alti registrati in Grecia (194,5%), Italia (150,3%), Portogallo (125,5%), Spagna (118,3%), Francia (112,8%), Belgio (109,2%) e Cipro (101,0%).
Nel 2021, la spesa pubblica nell’area euro era pari al 52,3% del PIL e le entrate pubbliche al 47,2%. Le cifre per l’UE erano rispettivamente del 51,5% e del 46,8%. In entrambe le zone, l’incidenza della spesa pubblica è diminuita, mentre è aumentata l’incidenza delle entrate pubbliche, sottolinea Eurostat.