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Eurogruppo: accordo per coordinamento contro inflazione

(Teleborsa) – “C’è accordo” nell’Eurogruppo per un “coordinamento degli interventi con l’obiettivo di ridurre l’inflazione”. Lo ha detto il presidente dell’Eurogruppo, Paschal Donohoe nella conferenza stampa al termine della riunione di Praga.

Dopo la nuova energica mossa della Bce per frenare la corsa dell’ inflazione – come annunciato, l’istituzione monetaria ha alzato i tassi di interesse di 75 punti base – i ministri delle Finanze dell’area euro si impegnano a intervenire con le politiche di bilancio facendo leva su misure mirate per attenuare l’impatto dello shock sui prezzi energetici. In particolare sulle imprese e sulle fasce della popolazione che affermano essere “più vulnerabili” (pur considerando che la deflagrazione inflazionistica ora sta investendo praticamente tutti), ha spiegato.

“Siamo consapevoli, come ministri delle Finanze, che c’è un rischio di recessione davanti a noi, ma la questione critica è che le ultime previsioni delle Bce e il lavoro della Commissione indicano continue forti performance nel 2022. E anche nelle previsioni che stanno cambiando e in quelle riviste al ribasso il consensus è sempre di crescita più bassa e di recessione che non è inevitabile. Quindi – ha detto – siamo determinati a fare un bilanciamento giusto sulle misure per sostenere la crescita”.

Anche il Commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni ha parlato di una recessione non inevitabile. Ammettendo tuttavia che “il rischio sta salendo”, ha ricordato che di fronte all’impennata dell’energia, specialmente nella prospettiva di gravi difficoltà delle utility l’Ue ha aperto una discussione su una possibile nuova proroga del quadro temporaneo di sospensione di alcune regole sugli aiuti di Stato. A fronte del “lavoro vitale della Bce” sul caro vita “i ministri oggi sono consapevoli che dobbiamo ridurre l’inflazione. E mentre la politica monetaria è appropriata, ovviamente sappiamo che ha un impatto su famiglie e imprese – ha detto ancora Donohoe -. Se l’inflazione prende piede diventeremo poveri più a lungo”. “Quello da fare è una risposta di mole tale da dare supporto a imprese e famiglie dallo shock, specialmente i più vulnerabili, mettendo al centro il coordinamento”.

Nel frattempo, la Germania ha espresso riserve sull’imposizione di un tetto al prezzo del gas importato nell’Ue dalla Russia attraverso i gasdotti, anche se non sembra volersi opporre, ma è contraria a un tetto generalizzato al prezzo del gas di qualsiasi altra provenienza, perché sostiene che si devono rispettare i meccanismi di mercato. Questa la linea che si evince dalla dichiarazioni del ministro tedesco dell’Economia, Robert Habeck, al suo arrivo al Consiglio straordinario dei ministri dell’Energia dei Ventisette. Il Consiglio Ue discuterà le cinque proposte di misure ipotizzate ancora informalmente dalla Commissione contro i forti aumenti dei prezzi del gas e dell’elettricità, causati soprattutto dalle manipolazioni del mercato da parte della Russia. “Ciò che dobbiamo fare – ha sottolineato Habeck – è trovare un meccanismo di mercato – ha ripetuto – per ridurre i prezzi” del gas, “in modo che non ci sia un impatto negativo sulle energie a basso costo”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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