(Teleborsa) – , gruppo quotato su Euronext STAR Milan e attivo nella distribuzione di IT, Consumer Electronics e Advanced Solutions, ha chiuso il 2021 con ricavi da contratti con clienti a 4.690,9 milioni di euro, in crescita del 4% rispetto ai 4.491,6 milioni di euro nel 2020. A questo risultato, che rappresenta il record storico di ricavi, concorrono sia la crescita organica (+1%) sia il contributo di 153,6 milioni di euro derivante dalle attività del Gruppo GTI acquisito in Spagna e di Dacom e idMAINT in Italia. Esprinet ha registrato ricavi in Italia pari a 2.854,7 milioni di euro, +5% rispetto al 2020 e in linea con il mercato.
L’EBITDA Adjusted è pari a 86,1 milioni di euro, in crescita del 25% rispetto a 69,1 milioni di euro nel 2020. L’utile netto di pertinenza del gruppo è pari a 44,2 milioni di euro, +41% rispetto a 31,4 milioni di euro nel 2020. L’utile netto per azione ordinaria, pari a 0,89 euro, evidenzia una crescita del 41% rispetto al valore del 2020 (0,63 euro). La Posizione Finanziaria Netta è positiva per 227,2 milioni di euro e si confronta con la posizione al 31 dicembre 2020 positiva per 302,8 milioni di euro.
“Chiudiamo un anno eccezionale in cui abbiamo superato i nostri target stabilendo inoltre il record storico non solo di ricavi ma anche e soprattutto di redditività netta – ha commentato l’AD Alessandro Cattani – Con grande soddisfazione registriamo come, coerentemente con la propria strategia di crescita focalizzata sulle linee di business alto marginanti, il gruppo abbia ottenuto ricavi nel segmento Advanced Solutions superiori a 870 milioni di euro, segnando un +46% rispetto all’esercizio precedente. Ancora più rilevante risulta essere la crescita del segmento Cloud dove abbiamo registrato un +183% quasi raggiungendo 141 milioni di euro di ricavi”.
“Il Cash Conversion Cycle si attesta a 13 giorni in coerenza con il nostro obiettivo di mantenere un livello inferiore ai 18 giorni garantendo così una flessibilità finanziaria ottimale a supporto della nostra generosa politica di dividendo e della auspicata ricerca di interessanti opportunità di crescita per linee esterne anche in altre zone dell’Europa Occidentale oltre alle nazioni ove il gruppo già opera – ha aggiunto – Riteniamo che il 2022, in assenza di shock esterni e ipotizzando che la guerra in corso in Ucraina si possa risolvere in tempi rapidi o comunque senza eccessivi impatti sullo scenario macroeconomico, possa registrare una ulteriore crescita del mercato di riferimento per il gruppo nel Sud-Europa”.
Il consiglio di amministrazione ha deliberato di proporre all’assemblea di distribuire un dividendo pari a 0,54 euro per azione, invariato rispetto al valore pagato nel 2021. Nel 2021 sono stati pagati i dividendi relativi all’anno fiscale 2019 e 2020, avendo nel 2020 sospeso la distribuzione del dividendo riferito all’anno fiscale 2019. Tale dividendo di 0,54 euro per azione sottende un pay-out ratio pari al 60% circa.