(Teleborsa) – Il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, ha incontrato a Trieste il ministro croato dell’Economia, Davor Filipovic. Nel corso del colloquio, che si è svolto nel Palazzo della regione Friuli Venezia Giulia, i due ministri hanno affrontato le comuni problematiche economiche aggravate dalla guerra in Ucraina. Inflazione, mancanza di materie prime, aumenti smisurati dei costi dell’energia sono stati i temi discussi dai due ministri, che hanno rinnovato la volontà di cooperazione anche nella ricerca di approvvigionamento di fonti energetiche alternative al gas russo.
“Ho sempre sostenuto la neutralità tecnologica – ha detto Giorgetti – e su questo stiamo investendo molto. Credo sia un errore puntare tutto sull’elettrico, l’Italia e me ne assumo la responsabilità – ricorda il ministro dello sviluppo economico – non ha firmato Cop26 perchè il futuro non è solo elettrico”. I due ministri, insieme con il governatore Massimiliano Fedriga, hanno poi visitato il cantiere di Fincantieri a Monfalcone “eccellenza italiana dell’industria nel mare a livello mondiale” che farà da apripista anche nel progetto dell‘hidrogen valley, “esperimento unico in Europa altamente tecnologico che coinvolge Friuli Venezia Giulia, Slovenia e Croazia”, ha aggiunto Giorgetti. I due ministri hanno infine visitato a Cargnacco lo stabilimento Danieli ABS.
Per quanto riguarda l’energia, “abbiamo problemi ulteriori” rispetto ad altri Paesi e pertanto “dobbiamo fare uno sforzo doppio rispetto a quanto fanno gli altri”, ha detto Giorgetti, a margine della visita a Fincantieri. “Lo sforzo è addirittura superiore rispetto ad altrove perchè purtroppo ci troviamo in una situazione un po’ diversa rispetto alle scelte che in passato hanno fatto altri”, ha aggiunto il ministro.
“Finalmente c’è la consapevolezza, anche da parte di tutta la politica italiana, che la sovranità energetica è connessa alla sovranità economica, e che in fondo e’ anche la nostra libertà. Quindi finalmente si prendono decisioni coraggiose superando i limiti e gli ostacoli del passato”, ha aggiunto. “E’ giusto dare la disponibilità – ha aggiunto – Il problema nostro, soprattutto in questi due anni è di subire un eventuale shortage di gas proveniente dalla Russia. E’ chiaro che ci vuole disponibilità per superare tutti quei limiti e difficoltà che in passato hanno ostacolato la sovranità energetica del Paese”.