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Draghi-Meloni, tensione sul PNRR: ecco perchè

(Teleborsa) – I presunti ritardi sul PNRR fanno salire la tensione tra Mario Draghi e colei che ne prenderà il posto a breve, Giorgia Meloni.Non ci sono ritardi nell’attuazione del PNRR: se ce ne fossero, la Commissione non verserebbe i soldi”.
E’ quanto ha voluto sottolineare ieri il Presidente del Consiglio nel corso della cabina di regia a Palazzo Chigi, dopo che la leader di FdI – nel suo intervento alla riunione dell’esecutivo nazionale del partito – si era espressa così: “Ereditiamo una situazione difficile: i ritardi del Pnrr sono evidenti e difficili da recuperare e siamo consapevoli che sarà una mancanza che non dipende da noi ma che a noi verrà attribuita anche da chi l’ha determinata”.

Frase che non è affatto piaciuta all’ex BCE. “Il Governo ha adottato tutte le misure necessarie a favorire una efficace attuazione del Piano”. Ora “spetta ovviamente al prossimo governo continuare il lavoro di attuazione, e sono certo che sarà svolto con la stessa forza ed efficacia” ha precisato Draghi.

Nella cabina di regia dello scorso dicembre, avevo chiesto il massimo sforzo per continuare a portare avanti il Piano” e “grazie al vostro lavoro, oggi possiamo dirci pienamente soddisfatti dei risultati raggiunti”, ha incalzato Draghi ringraziando “tutti coloro che hanno lavorato a questo documento.”

“Il Pnrr – ha aggiunto – ha un modo molto semplice e trasparente per valutare a che punto è la sua realizzazione: il numero di obiettivi e traguardi raggiunti alla fine di ciascun semestre. Dal raggiungimento di questi obiettivi, e da nient’altro, dipende il disborso delle risorse europee. Nel primo semestre del 2022, l’Italia ha raggiunto ancora una volta tutti gli obiettivi del Pnrr, come ha accertato la Commissione Europea la scorsa settimana. L’Italia potrà ricevere altri 21 miliardi di euro, dopo i 45,9 miliardi ricevuti negli scorsi mesi”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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