(Teleborsa) – Si terrà venerdì, alle ore 9, l’audizione dell’Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, prefetto Franco Gabrielli davanti al Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica. Il presidente del Copasir, Adolfo Urso, aveva anticipato che il Comitato si sarebbe riunito dopo le notizie sul rapporto dell’intelligence statunitense secondo cui dal 2014 a oggi la Russia ha finanziato con 300 milioni di dollari i partiti politici in diversi Paesi del mondo.
La rivelazione-bomba è arrivata da un alto funzionario dell’amministrazione Biden nel corso di una conference call, mentre con una mossa inusuale il Dipartimento di Stato rendeva noto un cable inviato dal segretario di Stato Antony Blinken a numerose ambasciate e consolati Usa all’estero, molti dei quali in Europa, Africa e Asia del sud, manifestando le preoccupazioni americane. Il cable, contrassegnato come “sensibile” ma non classificato, contiene una serie di ‘talking point’ che i diplomatici Usa dovranno sollevare con i governi che li ospitano in merito alla supposta interferenza russa.
L’informativa, comunque, non indica specifici ‘target’ russi e, tra l’altro, non è la prima volta che l’intelligence Usa denuncia una campagna di influenza a suon di finanziamenti sui partiti nazionalisti, anti europei e di estrema destra che rappresentano circa il 20% del Parlamento europeo.
La notizia, intanto, è entrata a gamba tesa sulla vigilia delle elezioni italiane, dove parte del dibattito politico verte su sanzioni occidentali e postura verso Vladimir Putin.
NELLA LISTA NON C’è ITALIA – “Mi sono confrontato con l’Autorità delegata alla sicurezza della Repubblica Franco Gabrielli” sul rapporto dell’ intelligence Usa che riferisce di finanziamenti della Russia a partiti di Paesi esteri “ed al momento non esistono notizie che ci sia l’Italia” tra i Paesi coinvolti. Così il presidente del Copasir Adolfo Urso ad ‘Agorà’ su Rai 3.
“Mi sono doverosamente confrontato – ha spiegato Urso – con il sottosegretario Gabrielli perché è il Governo ad avere eventualmente notizie attraverso i canali ufficiali che riguardano anche i rapporti tra le nostre agenzie d’intelligence e ci è stato detto che in questi dossier non ci sono notizie che riguardano l’Italia”.
Subito partita infatti la caccia ai partiti che potevano essere coinvolti. E a proposito la Lega fa sapere di aver dato ” immediatamente mandato ai propri legali di querelare chiunque citi impropriamente il partito e Matteo Salvini come è già accaduto in alcuni contesti televisivi con particolare riferimento al sindaco del Pd Matteo Ricci. Non saranno più tollerate falsità e insinuazioni: ora basta”. Anche la Meloni annuncia azioni legali contro quanti insinuano possibili coinvolgimenti di Fratelli d’Italia nella vicenda.
Chiedono di fare chiarezza il segretario del Pd, Enrico Letta. Stessa richiesta arriva anche dal Movimento Cinquestelle.