(Teleborsa) – Domani alle 14 ora italiana il Cremlino ospiterà la cerimonia della firma degli accordi per l’adesione di nuovi territori alla Russia. Lo afferma il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Gli accordi saranno firmati con tutti e 4 i territori in cui si sono svolti i referendum. Sarà presente Vladimir Putin che terrà un discorso.
“Tutti e quattro”” i territori ucraini “”che hanno tenuto referendum e fatto una richiesta conseguente alla parte russa””, ha detto Peskov, rispondendo a una domanda dei giornalisti sul numero di territori per i quali sarebbe stato firmato un accordo per includerli nella Federazione Russa. Si tratta dunque di annessione alla Russia delle cosiddette Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, nonché nelle regioni di Kherson e Zaporizhzhia.
Nei giorni scorsi il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg aveva parlato di “referendum farsa” che ” non hanno alcuna legittimità e non cambiano la natura della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina. Questa è un’ulteriore escalation della guerra di Putin. La comunità internazionale deve condannare questa palese violazione del diritto internazionale e rafforzare il sostegno all’Ucraina”, aveva scritto in un tweet.
In un briefing con la stampa anche il consigliere per la Sicurezza nazionale americana, Jake Sullivan aveva fatto sapere che “Gli Stati Uniti non riconosceranno mai come territorio della Russia quelle aree dell’Ucraina in cui Putin ha annunciato di voler tenere dei referendum per l’annessione. Sappiamo che i referendum saranno manipolati. Sono un affronto alla sovranità dell’Ucraina e una violazione della Carte dell’Onu”, ha sottolineato.
Intanto, la Cina fa sapere di essere pronta ad “aumentare la comunicazione strategica militare” con la Russia, continuando “la cooperazione concreta in vari campi” in modo “da arricchire le relazioni bilaterali e da dare un contributo stabile e positivo alla pace regionale e mondiale”. E’ quanto ha detto il portavoce del ministero della Difesa Tan Kefei in risposta a una domanda sull’aumento di consultazioni e scambi nella cooperazione militare dopo l’incontro tra i presidenti Xi Jinping e Vladimir Putin, tenuto a meta’ settembre a margine del vertice dei Paesi Sco di Samarcanda, in Uzbekistan.