(Teleborsa) – Sebbene l’Europa abbia registrato 12 milioni di nuovi casi nell’ultima settimana, la più alta incidenza settimanale di casi dall’inizio della pandemia, in gran parte determinata dalla variante Omicron altamente trasmissibile, siamo di fronte a un plausibile finale di partita per la pandemia: non voglio dire che è tutto finito, ma che nella regione europea c’è una singolare opportunità per prendere il controllo della trasmissione”. Questo l’auspicio espresso oggi da Hans Kluge, portavoce dell’Organizzazione mondiale della Sanità per la Regione Europa.
A indurre all’ottimismo sono – come evidenzia l’Oms – diversi fattori: “il grande capitale di vaccini”; “l’immunità naturale da Omicron”; l’uscita dalla stagione invernale che comporterà una pausa nella trasmissione dei contagi; la gravità inferiore della variante Omicron, ormai prevalente, rispetto a quelle precedenti; e, infine, “la possibilità di consolidare e preservare l’immunità continuando a vaccinare e potenziare e a intensificare la sorveglianza per rilevare nuove varianti”.
In tale scenario Kluge prevede la possibilità di “un lungo periodo di tranquillità e un livello molto più elevato di difesa della popolazione contro qualsiasi recrudescenza della trasmissione, anche con una variante più virulenta”. “Questo periodo di maggiore protezione – spiega Kluge – dovrebbe essere visto come un “cessate il fuoco che potrebbe portarci una pace duratura”. Per il portavoce dell’Oms in futuro sarà possibile “rispondere a nuove varianti che inevitabilmente emergeranno senza dover ripristinare il tipo di misure dirompenti di cui abbiamo avuto bisogno finora”.