(Teleborsa) – A partire dal 30 dicembre il Giappone richiederà un test negativo per il Covid-19 ai passeggeri in arrivo dalla Cina. È quanto ha annunciato oggi il primo ministro giapponese Fumio Kishida dopo che Pechino ha reso noto che porrà termine all’obbligo di quarantena per i passeggeri in arrivo nel Paese a partire dall’8 gennaio.
I viaggiatori provenienti dalla Cina risultati positivi all’arrivo in Giappone dovranno sottoporsi ad una quarantena di 7 giorni, in previsione di una accelerazione del flusso di turisti verso Tokyo, e l’ambiguità di Pechino sul numero di contagi. Le autorità giapponesi stanno, inoltre, valutando di porre un limite al numero dei voli provenienti dalla Cina. “Ci sono timori sulla situazione reale in Cina, a causa delle discrepanze tra il numero dei contagi rilasciati dal governo e i dati forniti dal settore privato”, ha detto Kishida.
Si tratta della prima volta dallo scorso ottobre che il Giappone impone delle restrizioni agli ingressi delle proprie frontiere, e in questo caso l’obiettivo è quello di mettere un freno ai flussi presumibilmente ingenti dei turisti da Pechino in previsione del Capodanno cinese, il cui inizio è previsto il 22 gennaio. Secondo il ministero della Salute nipponico, per chi risulta positivo al test anti Covid la quarantena sarà di sette giorni da scontare in strutture designate dal governo, ma per chi non sviluppa sintomi i giorni saranno ridotti a 5 dopo la conferma di un tampone negativo. I voli dalla Cina, Hong Kong e Macau subiranno delle limitazioni e verranno diretti essenzialmente su quattro aeroporti: Haneda e Narita a Tokyo, il Kansai International di Osaka e Chubu. Il premier giapponese Kishida ha detto che la decisione dell’attuale contenimento è temporanea e non intende porre dei limiti ai viaggi transfrontalieri. Per un lungo periodo durante l’emergenza sanitaria, ai turisti stranieri non è stato permesso di recarsi in Giappone, ma sin dalla riapertura dei confini il numero dei visitatori cinesi è stato limitato a causa delle restrizioni Covid-19 imposte da Pechino.
Secondo l’Organizzazione nazionale del turismo giapponese (Jnto) lo scorso novembre appena 21mila visitatori dalla Cina hanno visitato il Giappone, circa il 2% di tutti i turisti stranieri nel Paese. Nell’intero 2019 il numero si è assestato a 9,6 milioni.
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