(Teleborsa) – “L’inflazione rimane ostinatamente e inaccettabilmente alta e i dati degli ultimi mesi mostrano che le pressioni inflazionistiche rimangono di ampia portata”. Di conseguenza la Banca centrale americana ha fatto bene ad aumentare i tassi di interesse di 75 punti base per tre riunioni consecutive. Lo ha affermato Lisa Cook, membro del consiglio dei governatori della FED, durante un evento del Peterson Institute for International Economics.
“I rapporti degli ultimi mesi hanno mostrato che l’inflazione elevata è ostinatamente persistente, mentre il mercato del lavoro è rimasto forte – ha spiegato – Essendo dipendente dai dati, ho rivisto la mia valutazione sulla persistenza di un’inflazione elevata. E dato il mio approccio di gestione del rischio, con i rischi al rialzo per l’inflazione che sono i più salienti, ho pienamente sostenuto il front-loading della politica monetaria negli ultimi tre incontri del FOMC“.
Aumentare in modo elevato i tassi nelle fase iniziali del ciclo di restringimento monetario, appunto il front-loading, ha diverse caratteristiche positive, secondo l’economista. “Mette in atto restrizioni monetarie più rapidamente per ridurre la domanda mentre l’offerta è vincolata – ha detto Cook – Può anche agire per frenare le aspettative di inflazione e, di conseguenza, per influenzare il comportamento di determinazione dei salari e dei prezzi. Questo approccio preventivo è appropriato. Sebbene l’abbassamento dell’inflazione comporterà un certo dolore, il mancato ripristino della stabilità dei prezzi renderebbe molto più difficile e doloroso ripristinarla in futuro”.
Concludente il suo intervento, ha evidenziato che “a un certo punto, mentre continuiamo a inasprire la politica monetaria, diventerà opportuno rallentare il ritmo degli aumenti mentre valutiamo gli effetti della nostra stretta cumulativa sull’economia e sull’inflazione. In ogni caso, il percorso della politica dovrebbe dipendere dalla rapidità con cui progrediamo verso il nostro obiettivo di inflazione”.