(Teleborsa) – Le spese bancarie fanno registrare una tendenza al ribasso con una riduzione dei costi di gestione dei conti correnti negli ultimi 12 mesi. A beneficiare di questo calo sono soprattutto i titolari di conti solo online ma il risparmio è accessibile, in misura minore, anche per i clienti degli istituti bancari tradizionali. Queste le principali evidenze emerse dal nuovo studio dell’Osservatorio SOStariffe e ConfrontaConti. L’indagine, condotta prendendo in esame i principali conti correnti con usabilità online e allo sportello di 34 diversi istituti di credito attivi in Italia, ha stimato la variazione dei costi di gestione bancaria nel corso dell’ultimo anno, nei mesi compresi cioè tra febbraio 2021 e febbraio 2022. L’osservatorio ha registrato l’andamento dei prezzi per tre profili di consumatore-tipo: il single, la coppia e la famiglia con due figli, a seconda che si avvalgano di un conto in una banca tradizionale o invece di una banca online.
In base all’analisi effettuata a febbraio 2022, la soluzione più economica continua ad essere rappresentata dai conti correnti bancari solo online. Nel dettaglio, nell’ultimo anno le spese bancarie di gestione dei conti sono calate fino al 18%. La tendenza al ribasso è pari al -6% per i conti online e al -2% per i conti tradizionali. Se a febbraio 2021 si spendevano in media 56,51 euro, ora bastano 52,94 euro per coprire le spese di mantenimento e tutte le operazioni di un conto online. Sono le coppie in percentuale a beneficiare dei risparmi più significativi (-9%), con un costo annuo di gestione che scende da 57,73 euro a 52,68 euro. In ogni caso, spendono un po’ meno anche i single e le famiglie (- 5%).
Se, invece, consideriamo la banca tradizionale, il classico istituto di credito con prevalenza di filiali sul territorio, lo scenario cambia a seconda dell’utilizzo del conto corrente. In media anche questo tipo di conti nell’ultimo anno – rileva lo studio – ha registrato un lieve calo di costi di gestione (-2%): se a febbraio 2021 si spendevano circa 125,43 euro ogni anno in spese bancarie, quest’anno la somma si è ridotta a 122,46 euro. A risparmiare di più in questo caso sono i single, purché facciano un uso online del conto (-18%). In generale anche le coppie e le famiglie riscontrano una flessione delle spese da affrontare. Scegliendo una banca tradizionale si risparmia soprattutto usando il conto solo in versione telematica con una spesa media di 110,93 euro con un calo del -9% rispetto alla precedente rilevazione. L’indagine evidenzia un leggero calo della spesa media (-3% per un totale di 141,65 euro) in caso di utilizzo misto mentre con un utilizzo “offline” del conto corrente si registra un incremento delle spese (+3% per una media di oltre 184 euro).
Nel complesso, per tutte e tre le tipologie di consumatore la gestione online del conto resta la formula di risparmio più efficace.
La maggiore convenienza dei conti online si riscontra anche nelle diminuzioni di prezzo delle singole operazioni bancarie. In grande calo, ad esempio, i versamenti di contanti e assegni (-28,84%), ma anche i bonifici online (-26,32% scegliendo un conto online). Risulta più conveniente anche effettuare la domiciliazione delle utenze (-26%) negli istituti di credito attivi quasi solo su internet.
Sul fronte delle banche online, aumenta il costo degli assegni (+178%), strumenti quasi caduti in disuso, ma anche le commissioni per i prelievi effettuati presso gli ATM delle altre banche in Italia e nell’area UE (+53%). Infine, per quanto riguarda i conti tradizionali, vanno su le operazioni allo sportello, come il prelievo di contante (+40%), mentre diminuisce il costo della carta di debito (-27%).