(Teleborsa) – Con il passare delle ore si fa sempre più strada l’ipotesi di un incarico lampo per la formazione del nuovo governo. Forse già nella giornata di domani, venerdì 21 ottobre. A chiudere il primo giro di consultazioni, la delegazione del Pd guidata da Enrico Letta: “Faremo una opposizione rigorosa e ferma a partire dalle tre questioni che per noi sono principali: lavoro,
diritti e ambiente. Su questi punti saremo vigili e non accetteremo arretramenti e ambiguità”, ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, al termine delle consultazioni dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella, definendo “molto gravi” le parole pronunciate da Berlusconi.
Poco prima, era toccato al Movimento Cinquestelle. “Ci aspettiamo un esecutivo a forte vocazione europeista, una connotazione e una trazione necessaria e indiscutibile, un esecutivo che abbia chiara la collocazione euroatlantica e che sia pronto ad affrontare la crisi in atto”. Lo ha detto il presidente del M5s, Giuseppe Conte, al termine del colloquio con il capo dello Stato al quale “abbiamo espresso sconcerto per i contrasti tra le forze di centrodestra che si accingono a formare un governo. Siamo al di là di una dialettica accesa con uno scontro che immagino si comporrà con la formazione del nuovo esecutivo. Devono essere consapevoli che il Paese non può attendere ed attardarsi su scontri e conflitti. Bisogna metterli da parte e rispondere alle attese dei cittadini”.
Conte ha anche auspicato che il prossimo governo “possa imprimere una svolta e essere protagonista” di una “soluzione diplomatica”. “Questo è un conflitto europeo e l’Ue si deve far sentire”.
il primo ad essere ricevuto, questa mattina, era stato il Presidente del Senato Ignazio La Russa. A seguire il Presidente della Camera, Lorenzo Fontana. Poi il Gruppo parlamentare Per le autonomie (SVP-Patt, Campobase e Sud Chiama Nord) del Senato e il Gruppo Misto. Quindi Verdi-Sinistra, Azione-Iv.