(Teleborsa) – ha iniziato la copertura sul titolo , gruppo attivo nella progettazione, sviluppo e produzione di sistemi di navigazione e stabilizzazione inerziali utilizzati nei settori aerospazio e difesa in ambito spaziale, terrestre, aeronautico, navale e industriale, negli ambiti minerario e oil & gas. La società si è quotata il 17 febbraio 2022 su Euronext Milan con un prezzo di collocamento di 4 euro per azione, mentre oggi scambia a 4,1 euro per azione. Il prezzo obiettivo è stato fissato a 7 euro per azione, mentre il giudizio sul titolo è “Buy“.
“In qualità di attore globale nel mercato della navigazione inerziale di fascia alta, Civitanavi Systems è perfettamente posizionata per soddisfare nuovi livelli di domanda, poiché nel medio termine saranno richiesti maggiori standard di sicurezza, navigazione e prestazioni”, sottolineano gli analisti.
Intermonte si aspetta che la società chiuda l’anno fiscale 2022 con vendite per 37 milioni di euro, un EBITDA Adjusted di 13 milioni di euro e un utile netto Adjusted di 9 milioni di euro. Questi valori dovrebbero passare nel 2023, rispettivamente, a 62 milioni di euro, 23 milioni di euro e 15 milioni di euro. Le previsioni sono poi per un incremento nel 2024 a vendite per 77 milioni di euro, un EBITDA Adjusted di 29 milioni di euro e un utile netto Adjusted di 19 milioni di euro.
Tra gli elementi di forza sono citati: il fatto di essere un pure player nei sistemi inerziali, con posizionamento unico come fornitore ITAR-free; competenza ed esperienza del team dirigenziale nel settore; il fatto di essere un business flessibile, scalabile e asset-light, caratterizzato da un’elevata redditività e bassi CapEx; un soft backlog su 10 anni superiore ai 500 milioni di euro, che supporta le prospettive di crescita per i prossimi anni.
Tra gli elementi di debolezza sono citati: il fatto di avere dimensioni ridotte rispetto alla concorrenza; la necessità di Civitanavi Systems di aumentare la capacità, reclutare persone, sviluppare e certificare nuovi prodotti; la concentrazione della clientela ed esposizione al rischio geopolitico, in quanto i primi tre clienti hanno rappresentato oltre il 50% dei ricavi del 2021.