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Cisco, lockdown in Cina e guerra in Ucraina colpiscono i conti

(Teleborsa) – , colosso statunitense attivo nei settori del networking e dell’IT, ha registrato un fatturato di 12,8 miliardi di dollari nel terzo trimestre dell’anno fiscale 2022 (terminato il 30 aprile 2022), uguale allo stesso periodo del 2021. L’utile netto è stato di 3,6 miliardi di dollari, o 0,87 dollari per azione, rispetto ai 3,5 miliardi di dollari, o 0,83 dollari per azione, del terzo trimestre dell’anno fiscale 2021. Gli analisti, secondo dati Refinitiv, si aspettavano un utile per azione di 86 centesimi su ricavi per 13,87 miliardi di dollari.

“Abbiamo continuato a vedere una solida domanda per le nostre tecnologie e la nostra trasformazione aziendale sta procedendo bene – ha affermato Chuck Robbins, presidente e CEO di Cisco – Sebbene i lockdown Covid in Cina e la guerra in Ucraina abbiano avuto un impatto sulle nostre entrate nel trimestre, i driver fondamentali della nostra attività sono forti e rimaniamo fiduciosi a lungo termine”.

La società aveva previsto una crescita nel trimestre in corso di circa il 6%, mentre ha ora affermato che le vendite diminuiranno dall’1% al 5,5% nel periodo. Cisco prevede ora una crescita dei ricavi dal 2% al 3% nell’anno fiscale 2022, rispetto a una previsione precedente dal 5,5% al 6,5%. L’utile rettificato è stimato tra 3,29 e 3,37 dollari per azione, rispetto a un range da 3,41 a 3,46 dollari per azione previsto in precedenza.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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