(Teleborsa) – Arrivano dati contrastanti dalla Cina, dove i numeri della produzione e delle vendite al dettaglio, sopra le attese, hanno controbilanciato i dati deludenti del mercato immobiliare.
I prezzi delle case hanno registrato un decremento dell’1,3%, il più ampio degli ultimi sette anni, a causa della crisi di liquidità che ha investito il mercato immobiliare quest’anno. Per effetto di questo dato, lo yuan si è deprezzato, sfondando la soglia di 7 contro dollaro per la prima volta in due anni, in calo dello 0,2%.
La produzione industriale ad agosto, invece, è risultata meglio delle attese, con una crescita tendenziale del 4,2%, che supera il 3,8% del mese precedente e del consensus. Una accelerazione che neutralizza l’effetto dei vari lockdown sperimentati ancora quest’anno a causa del Covid-19. Da inizio anno, la produzione risulta in crescita del 3,6% contro il 3,5% precedente.
Sopra le attese che il dato delle vendite al dettaglio, che hanno fatto un balzo ad agosto del 5,4%, dopo il 2,7% del mese precedente e rispetto al 3,5% atteso.
La disoccupazione in Cina è scesa al 5,3% dal 5,4% precedente ed atteso.