(Teleborsa) – Inflazione e prezzi alla produzione hanno quasi centrato le attese in Cina a settembre 2022. Secondo il National Bureau of Statistics, l’inflazione ha registrato un incremento tendenziale del 2,8%, dopo il +2,5% del mese precedente e rispetto al +2,8% atteso dagli analisti. Nonostante la lettura sia sensibilmente inferiori ai dati emersi in Occidente negli scorsi mesi, si tratta dell’aumento maggiore dall’aprile 2020, quando si registrò un +3,3% su base annua.
Gran parte dei guadagni è derivata dal continuo aumento dei prezzi della carne di maiale, che sono aumentati del 36% su base annua per il loro aumento più grande da agosto 2020. La carne di maiale, un alimento base in Cina, ha un peso significativo nell’indice ufficiale dei prezzi al consumo del paese.
Rispetto al mese precedente, invece, i prezzi al consumo mostrano una crescita dello 0,3%, a fronte del +0,4% del consensus, dopo il -0,1% precedente.
Frenano i prezzi alla produzione, che a settembre hanno mostrato un incremento tendenziale dello 0,9%, appena sotto le attese (+1%), a fronte del +2,3% del mese precedente. L’indice è cresciuto al livello più lento da gennaio 2021.