(Teleborsa) – “Dalle nostre prime rilevazioni, abbiamo stimato che la bolletta energetica, a fine anno, salirà a oltre 3 miliardi di euro. Eravamo a un miliardo e mezzo nel 2021 contro i 600 milioni che si spendevano prima del Covid. Ma nessuno è in grado di calcolare con certezza quale sarà l’impatto per il nostro sistema produttivo”. Lo ha detto il presidente di Unindustria, Angelo Camilli, in un’intervista al Messaggero.
“Ora dobbiamo augurarci di chiudere il 2022 in segno positivo. Anche perché il nostro PIL farà a meno dell’apporto del turismo. Il tema principale è quello dei costi dell’energia e delle materie prime, senza dimenticare che sconciamo anche la bassa disponibilità di componentistica. E le misure sono quelle che abbiamo suggerito già prima dell’inizio della crisi ucraina: il tetto al prezzo del gas e una riduzione netta dell’Iva e dell’accisa sui carburanti, non i 15 centesimi di cui si parla”, ha aggiunto.
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