(Teleborsa) – , una delle più importanti società produttrici di birra al mondo, si aspetta ora una crescita organica dell’utile operativo a un tasso “High single-digit” per l’intero 2022, mentre a fine aprile aveva stimato uno sviluppo organico dell’utile operativo da -5% a +2% (o da -1% a +7%, escludendo completamente le attività ucraine nel 2021 e nel 2022). La revisione dell’outook è arrivata perchè il gruppo ha conseguito una performance aziendale migliore del previsto, in particolare come conseguenza della forte ripresa nei mercati europei e degli ottimi risultati in molti mercati asiatici, che ha più che compensato la crescente pressione sui costi delle materie prime e dell’energia nel primo semestre.
Un’altra spinta è arrivata dall’Ucraina, dove Carlsberg aveva sospeso la produzione subito dopo l’inizio della guerra. Data la straordinarietà della situazione, il 21 aprile aveva annunciato una modifica del trattamento contabile dell’Ucraina. Il gruppo è riuscito ad aumentare la produzione in due dei tre birrifici nel paese nei mesi di aprile e maggio e, entro la fine di giugno, la produzione è stata ripristinata anche nel terzo birrificio. “Di conseguenza, poiché ora è stato ripristinato un livello coerente di operazioni, il risultato operativo per l’intero anno in Ucraina sarà incluso nell’utile operativo”, si legge in una nota.