(Teleborsa) – Prosegue la discesa dell’euro contro il dollaro con la moneta unica scivolata fino a 0,9899 dollari, aggiornando ancora il nuovo minimo da 20 anni.
Al momento la moneta europea è scambiata a 0,9927 dollari, dopo essere tornata a bucare la parità con il dollaro, la vigilia, per la prima volta dal 14 luglio. Diversamente dal quel giorno, però, la divisa unica non riesce a tornare sopra 1 dollaro, ma addirittura si muove al test di 0,9900 dollari.
La debolezza è innescata dalla prospettiva del blocco dei flussi del gas russo dal 31 agosto al 2 settembre annunciata venerdì scorso da Gazprom. L’annuncio sta sollevando nuovamente preoccupazioni sul fatto che il collegamento non tornerà in servizio come previsto dopo i lavori, con prospettive molto negative per l’economia di Eurolandia.
Dal canto suo, il biglietto verde sale con l’avvicinarsi del simposio di Jackson Hole, dove parlerà il presidente della Fed, Jerome Powell, da cui si attende una politica monetaria aggressiva per combattere l’inflazione elevata. I timori legati alle politiche restrittive delle banche centrali e al costante aumento dei prezzi con il rally dell’energia stanno dunque favorendo gli acquisti sul dollaro, come bene rifugio.