(Teleborsa) – Il Regno Unito fa i conti con la Brexit. Gli effetti dell’uscita del Paese dalla Ue pesano, in particolare, sul settore dell’agricoltura che da diversi mesi risente della mancanza di lavoratori con decine di milioni di sterline che rischiano di andare in fumo perché i prodotti non vengono raccolti.
Nel dettaglio – come emerge da un sondaggio realizzato dal sindacato di 200 agricoltori “National Farmers Union” pubblicato da “Bloomberg” – nei primi sei mesi del 2022 nei campi è rimasto abbandonato un raccolto del valore di 22 milioni di sterline (26 milioni di euro). Dal momento che l’associazione – come sottolinea La Repubblica – rappresenta un terzo del settore produttivo ortofrutticolo nel Regno Unito, è dunque “probabile che il cibo sull’orlo di essere sprecato perché nessuno lo raccoglie arrivi a circa 66 milioni di sterline, solamente nei primi sei mesi di quest’anno”.
L’allarme nel Regno Unito era stato lanciato mesi fa. “Non ci possono essere dubbi sulla gravità dei problemi che il settore alimentare e agricolo deve affrontare a causa della carenza di manodopera – ha avvertito lo scorso aprile l’Environment, Food and Rural Affairs Committee (EFRA Committee) della Camera dei Comuni britannica nel rapporto “Labour shortages in the food and farming sector” –. Se il governo non riuscirà ad affrontare la mancanza di lavoratori dovuta principalmente a Covid-19 e Brexit, il più grande settore manifatturiero del Regno Unito subirà danni permanenti”.
Nel settore agricolo ci sono 500mila posti di lavoro vacanti su una forza lavoro di quattro milioni. Nel 2021, per un improvviso calo della manodopera proveniente dall’estero, quasi un quarto del raccolto di narcisi nel Regno Unito è rimasto nei campi e anche la frutta è rimasta a marcire sugli alberi e sul terreno. Inoltre la mancanza di macellai qualificati e di lavoratori dei macelli ha fatto sì che circa 35mila maiali siano stati inceneriti o ridotti in lardo. Quando lo scorso Natale, a causa della carenza di lavoratori e di conducenti di camion, rischiava di mancare sulle tavole britanniche anche il tradizionale tacchino, il governo è corso ai ripari con un programma di visti temporanei.
È ormai chiaro che le restrittive regole attuali sui migranti non consentono al Regno Unito di colmare i suoi vuoti nel mercato del lavoro. Nonostante una disoccupazione ferma al 3,8%, i posti vacanti che non riescono ad essere assegnati sono circa un milione e mezzo.
(Foto: © Glyn Kirk)