(Teleborsa) – , società britannica operante nel settore energetico e soprattutto del petrolio e del gas naturale, sta perdendo terreno sulla borsa di Londra dopo che nella giornata di ieri ha annunciato che intende uscire dal capitale di Rosneft, compagnia petrolifera di proprietà in maggioranza del governo russo. La società britannica rinuncerà alla quota del 19,75% che detiene nella compagnia petrolifera russa dal 2013. Inoltre, l’amministratore delegato di BP Bernard Looney si dimetterà dal consiglio di amministrazione di Rosneft con effetto immediato, così come l’altro amministratore di Rosneft nominato da BP, l’ex amministratore delegato Bob Dudley.
La vendita della quota porrà fine a tre decenni di partnership tra le due società e comporterà oneri fino a 25 miliardi di dollari, ha affermato BP in una nota. Di questi, circa 11 miliardi di dollari sono per addebiti in valuta estera che BP non includerà più nei suoi conti, mentre 14miliardi di dollari sono definiti una spesa non in contanti per il valore di carico della quota in .
Scende con i prezzi allineati a 353,7 per una discesa del 6,57%. Le maggiori attese vedono un’estensione del ribasso verso l’area di supporto stimata a 347,3 e successiva a quota 340,9. Resistenza a 362,8.