(Teleborsa) – Seduta negativa per i mercati asiatici, con i listini cinesi che guidano i cali. A incidere sono i dati sull’inflazione più lenti del previsto, che hanno riacceso le preoccupazioni del mercato per la debole domanda interna. In sostanza, la Cina ci starebbe mettendo più tempo del previsto a riprendersi dai lockdown degli scorsi mesi.
I prezzi al consumo sono aumentati del 2,7% a luglio rispetto allo stesso periodo del 2021, al massimo da luglio 2020 ma meno del 2,9% atteso. L’indice dei prezzi alla produzione di luglio è aumentato del 4,2% rispetto a un anno fa, un dato inferiore al 4,8% previsto dal mercato.
A Tokyo, si muove sotto la parità il Nikkei 225, che scende con uno scarto percentuale dello 0,69%; sulla stessa linea, giornata negativa per Shenzhen, in calo dello 0,88%.
Depresso il mercato di Hong Kong (-2,34%); sulla stessa linea, in discesa Seul (-0,9%). Sui livelli della vigilia Mumbai (-0,15%); in lieve ribasso Sydney (-0,44%).
Andamento piatto per l’, che mostra una variazione percentuale pari a -0,11%. Appiattita la performance dell’, che tratta con un modesto +0,04%. Sostanziale invarianza per l’, che passa di mano con un trascurabile -0,03%.
Il rendimento dell’ è pari 0,19%, mentre il rendimento del scambia 2,73%.
Tra le grandezze macroeconomiche più importanti dei mercati asiatici:
Mercoledì 10/08/2022
01:50 Giappone: Prezzi produzione, mensile (atteso 0,4%; preced. 0,9%)
03:30 Cina: Prezzi consumo, annuale (atteso 2,9%; preced. 2,5%)
03:30 Cina: Prezzi produzione, annuale (atteso 4,8%; preced. 6,1%).