(Teleborsa) – Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden si è detto “deluso dalla decisione miope dell’OPEC+ di tagliare le quote di produzione mentre l’economia globale sta affrontando il continuo impatto negativo dell’invasione dell’Ucraina da parte di Putin”. Lo si legge in una nota diffusa dalla Casa Bianca dopo che il cartello dei Paesi esportatori di petrolio (e i suoi alleati) ha deciso di tagliare la produzione di greggio di 2 milioni di barili al giorno da novembre, ovvero il più grande taglio dalla fase più critica della pandemia.
“In un momento in cui mantenere una fornitura globale di energia è di fondamentale importanza, questa decisione avrà l’impatto più negativo sui paesi a reddito medio e basso che stanno già vacillando per i prezzi elevati dell’energia”, ha aggiunto Biden.
Su indicazione del presidente, il prossimo mese il Dipartimento dell’Energia consegnerà al mercato altri 10 milioni di barili dalla Strategic Petroleum Reserve, proseguendo gli storici rilasci ordinati a marzo. L’amministrazione sta anche chiedendo al Secretary of Energy di esplorare eventuali ulteriori azioni per continuare ad aumentare la produzione interna nell’immediato.
Inoltre, si è appellato alle società energetiche statunitensi per continuare a ridurre i prezzi alla pompa, “colmando il divario storicamente ampio tra i prezzi del gas all’ingrosso e al dettaglio”, in modo che i consumatori americani paghino meno alla pompa.
Alla luce dell’azione odierna, l’amministrazione Biden “si consulterà anche con il Congresso su ulteriori strumenti e autorità per ridurre il controllo dell’OPEC sui prezzi dell’energia“.