(Teleborsa) – , holding quotata su Euronext Milan, ha chiuso il primo semestre del 2022 con un valore della produzione pari a 452,8 milioni di euro, rispetto a 46,1 milioni rilevati nel primo semestre 2021. La crescita è imputabile alla variazione del perimetro di consolidamento e agli effetti dell’integrazione con le società partecipate in termini di sviluppo di sinergie e di efficientamento. CAI e le sue società controllate hanno contribuito al valore della produzione consolidato per 393,2 milioni, mentre IBF e la sua società controllata hanno contribuito al valore della produzione consolidata per 4,8 milioni (quindi complessivamente per l’88% del totale valore della produzione).
L’EBITDA ammonta a 21,2 milioni di euro, rispetto a 6,8 milioni del 2021. Il risultato netto è pari a 4,2 milioni di euro, rispetto a un risultato netto di 1,3 milioni del primo semestre 2021.
“Capacità di innovare e di diversificare, incremento della dimensione aziendale, approccio al mercato flessibile e in grado di accelerale i processi decisionali in funzione degli obiettivi, razionalizzazione dei processi, creazione di partnership e integrazione di filiera sono alla base della crescita del Gruppo BF, che si conferma operatore di riferimento nella filiera agroindustriale 100% italiana e nello sviluppo di servizi al comparto agricolo”, ha commentato l’AD Federico Vecchioni.
L’indebitamento finanziario netto passa da 25,6 milioni a fine 2021 a 70,5 milioni di euro al 30 giugno 2022. Il dato a fine 2021 si riferiva anche a IBF Servizi e CAI, a partire dalla data di inclusione nel perimetro di consolidamento.