(Teleborsa) – Isabel Schnabel, membro del comitato esecutivo della BCE sostiene che l’Eurotoer potrebbe procedere ad una stretta monetaria solo se si verificassero “segnali di disancoraggio delle aspettative di inflazione” del pubblico sul medio e lungo termine, rispetto al target del 2%.
“Nell’area euro finora non ne abbiamo ancora visti, ma stiamo monitorando attentamente il recente aumento”, ha aggiunto la banchiera intervenendo alla conferenza “The Ecb and its Watchers”.
Schnabel ha ammesso che il bando imposto da Stati Uniti e Gran Bretagna sul petrolio russo e l’annuncio della UE di voler ridurre di due terzi il gas russo, entro la fine dell’anno, impatterranno sull’inflazione da fonti fossili con ricadute su ampia scala sui costi di produzione e vendita.
Il costo dell’elettricità generata da fonti rinnovabili è già oggi “significativamente più basso rispetto a quello da centrali tradizionali”, mentre “finora la greenflation”, ovvero l’inflazione causata dalle varie politiche di “transizione” energetica “ha avuto molto meno impatto sui prezzi al consumo dell’inflazione da fonti fossili”, ha aggiunto Schnabel.