(Teleborsa) – Riflettori di nuovo puntati sulla BCE in questa “calda” estate sotto il profilo politico, economico e diplomatico. L’Istituto di Francoforte infatti si prepara a dire addio all’era dei tassi zero e, come largamente anticipato, ad aumentare i tassi di interesse dell’Eurozona. Ma non sarà questo l’unico risultato prodotto dalla riunione di politica monetaria, perché al vaglio dei governatori ci sarà anche il nuovo strumento in funzione anti-Spread per combattere la frammentazione e quindi favorire una corretta ed uniforme trasmissione della politica monetaria nell’ambito dell’Area Euro.
Sul fronte dei tassi, la banca centrale guidata da Christine Lagarde dovrebbe ritoccare il costo del denaro di 25 punti base, anche se i più esuberanti propendono per un amento più deciso di 50 punti base.
Certamente, un aumento più cospicuo consentirebbe di calmierare l’inflazione galoppante, ma avrebbe un effetto doccia fredda sulla crescita che l’UE non può permettersi. A differenza degli USA, infatti, la crescita dell’Eurozona tentenna e l’aumento dei prezzi non è alimentato dai salari ma dai beni energetici. Per questo un aumento di un quarto di punto, tanto per cominciare, sembrerebbe più appropriato di un intervento più netto di mezzo punto. Un segnale che darebbe il via ad un valzer di aumenti tale da portare i tassi all’1,5% entro la fine dell’anno e risollevare l’Euro che oggi è in bilico sulla parità con il dollaro.
Più interesse desta il nuovo strumento anti-frammentazione, cioè lo scudo anti-Spread, destinato a contrastare l’aumento ingiustificato dei rendimenti dei titoli di stato, in particolar modo quelli italiani che sono stati spesso oggetto di speculazione a causa dell’elevato livello del debito pubblico. Su questo punto la linea dei banchieri di Francoforte non è unanime e la proposta di austerity tedesca indica che la sua attivazione dovrebbe avere carattere di eccezionalità ed essere collegata a condizionalità stringenti. Un modo come un altro per tutelarsi, specie nel i un momento come questo, in cui il governo Draghi è in bilico.