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BCE, Lagarde: “Manterremo opzionalità, gradualità, flessibilità politica monetaria”

(Teleborsa) – La BCE manterrà la più ampia flessibilità nelle decisioni di politica monetaria che dipenderanno dai dati economici e dall’evolvere della situazione, soprattutto alla luce del conflitto in Ucraina, che rappresenta un elemento di grande incertezza per le previsioni economiche. Lo ha ribadito la Presidente dell’Eurotower Christine Lagarde, nella conferenza stampa seguita alla riunione del direttivo, che ha confermato l’aspettativa di terminare le misure di quantitative easing entro il terzo trimestre di quest’anno.

La numero uno dell’Eurotower ha sottolineato che i rischi di indebolimento dell’economia sono aumentati in misura rilevante a seguito della guerra in Ucraina e dell’imposizione di sanzioni contro la Russia. “La guerra sta gravemente intaccando l’economia”, ha ammesso Lagarde, aggiungendo che “l’impatto dipenderà da come si evolverà il conflitto e dalle sanzioni”.

D’altro canto, la Presidente ha indicato che i rischi di aumento delle prospettive d’inflazione si stanno intensificando, specie nel breve termine, a causa dei rincari dei prezzi delle materie prime energetiche, che oggi sono superiori del 45% ad un anno fa ed hanno spinto l’inflazione dell’Area Euro al 7,5%. “Gli indicatori di mercato suggeriscono che l’inflazione resterà alta nel breve termine, per poi moderarsi“, ha spiegato Lagarde, assicurando “monitoreremo attentamente i prossimi dati per valutare le prospettive di inflazione”.

Lagarde ha confermato “manterremo opzionalità, gradualità e flessibilità nella conduzione della nostra politica monetaria nei mesi a venire”. La numero uno della BCE ha confermato la fine del programma di acquisto asset (APP) nell’arco dle gterzo trimestre, ma non ha dato ancora alcuna tempistica su possibili aumenti dei tassi d’interesse. “Ci occuperemo dei tassi di interesse quando ci arriveremo”, ha sentenziato.

Rispondendo ad una domanda sull’ipotesi di lanciare un nuovo strumento in funzione anti-spread, Lagarde ha smentito, ribadendo che la flessibilità da tempo adottata è la miglior arma contro l’aumento dei differenziali dei rendimenti. “Negli ultimi due anni – ha assicurato – la flessibilità ci e’ servita tanto per assicurare la corretta trasmissione della politica monetaria e evitare la frammentazione”.

Parlando di un possibile embargo sul gas e sul petrolio che arrivano dalla Russia, la Presidente ha fatto notare che avrebbe ricadute più pesanti su alcuni Paesi europei e su tutta l’Unione insieme e che, quanto sta accadendo, “rafforza la determinazione degli europei di muoversi verso energie verdi e nel ridurre la dipendenza dai combustibili fossili”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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