(Teleborsa) – La decisione di aumentare i tassi di interesse di 50 punti base, una misura più ampia di quanto anticipato, viene definita dalla Presidente della BCE, Christine Lagarde, come “appropriata” al percorso di normalizzazione della politica monetaria dell’Eurozona volto a favorire un ritorno dell’inflazione sul target del 2% nel medio termine.
Un misura – sottolinea la numero uno di Francoforte – che tiene conto delle nuove stime e rischi di inflazione e che viene accompagnata dal nuovo strumento TPI (Transmission Protection Instrument), che garantirà la corretta trasmissione delle decisioni di politica monetaria all’interno del blocco della moneta unica.
Parlando in conferenza stampa, Lagarde ha confermato che le decisioni oggi sono state assunte all’unanimità dal Consiglio direttivo ed ha precisato che è stato giudicato appropriato fare un passo più ampio stavolta per anticipare il processo di normalizzazione e l’uscita da un regime di tassi negativi, ma le decisioni su nuovi aumenti dei tassi saranno vagliate volta per volta nei prossimi mesi.
La numero uno dell’Eurotower ha confermato che l’attività economica sta rallentando e che persistono rischi al ribasso sulla crescita: pesa l’aggressione della Russia all’Ucraina ed i ben noti problemi di approvvigionamento che condizionano l’economia, anche se alcuni colli di bottiglia si stanno gradualmente riassorbendo. D’altor canto, l’attività economica continua a beneficiare delle riaperture post-Covid e dell’aumento della domanda e dei viaggi, che favoriranno una nuova accelerazione dell’economia nel 4° trimestre di quest’anno.
Confermato anche il progressivo aumento delle pressioni inflazionistiche, trainato dall’aumento dei prezzi dell’energia ed anche dei beni alimentari, dai problemi di importazione dalla Russia e dai colli bottiglia. “Attendiamo che l’inflazione rimarrà indesiderabilmente alta nei prossimi mesi”, ha ammesso Lagarde, prospettando anche un graduale rientro nel prossimo futuro grazie a stabilizzazione dei prezzi dell’energia ed al venir meno dei colli di bottiglia.
Lagarde ha parlato anche del TPI definendolo uno “strumento specifico per affrontare rischi specifici” e per “porre rimedio all’instabilità ed ai disordini di mercato”. La sua risposta – ha assicurato la Presidente – sarà tanto più ampia quanto più profondi saranno questi disordini.
La numero uno della BCE non ha voluto rispondere a domande su temi specifici, come le dimissioni di Draghi da Premier e l’impiego del TPI per l’Italia ed ha precisato che il nuovo strumento anti-frammentazione è ammissibile per tutti i Paesi membri, risponde ad un rischio specifico e viene attivato secondo criteri specifici dal consiglio direttivo.