(Teleborsa) – La Bank of England (BoE) “segue da vicino l’andamento dei mercati finanziari alla luce del significativo riprezzamento degli asset finanziari” e “non esiterà a modificare i tassi di interesse, se necessario, per riportare l’inflazione all’obiettivo del 2% in modo sostenibile nel medio termine, in linea con il suo mandato”. Lo si legge in uno statement pubblicato sul sito della BoE, attribuito al governatore Andrew Bailey, nella giornata in cui la sterlina è scesa al livello più basso di sempre contro il dollaro.
In un medesimo tentativo di rassicurare i mercati, il nuovo ministro delle finanze Kwasi Kwarteng ha rilasciato una dichiarazione in cui anticipa i piani per una nuova strategia fiscale a medio termine. Il 23 novembre sarà pubblicato il “Piano di bilancio a medio termine”, che fornirà ulteriori dettagli sulle regole di bilancio del governo, inclusa la garanzia che il debito diminuisca come quota del PIL a medio termine.
Nel pomeriggio il pound sterling aveva cancellato le perdite registrate nella prima parte della seduta, grazie alle speculazioni della stampa britannica sul fatto che la Bank of England potrebbe intervenire d’emergenza con un rialzo dei tassi a seguito del crollo della sterlina e dei titoli di Stato (i Gilt) per via dei forti tagli alle tasse annunciati dal nuovo governo conservatore.
“Nelle ultime settimane, il governo ha fatto una serie di annunci importanti – afferma la BoE – La garanzia del prezzo dell’energia del governo ridurrà il picco di inflazione a breve termine. Venerdì scorso il governo ha annunciato il suo Growth Plan, sul quale il Cancelliere ha fornito ulteriori dettagli nella sua dichiarazione di oggi. Accolgo con favore l’impegno del governo per una crescita economica sostenibile e il ruolo dell’Ufficio per la responsabilità di bilancio nella sua valutazione delle prospettive per l’economia e le finanze pubbliche”.
“Il ruolo della politica monetaria è garantire che la domanda non superi l’offerta in un modo che porti a una maggiore inflazione nel medio termine – ha aggiunto Bailey – Come ha chiarito l’MPC, alla prossima riunione programmata farà una valutazione completa dell’impatto sulla domanda e sull’inflazione degli annunci del governo e del calo della sterlina, e agirà di conseguenza. L’MPC non esiterà a modificare i tassi di interesse, se necessario, per riportare l’inflazione all’obiettivo del 2% in modo sostenibile nel medio termine, in linea con il suo mandato”.
Il cambio GBP/USD è sceso fino a quota 1,035 in mattinata, segnando un record negativo, prima di recuperare lentamente terreno fino a 1,093, spinto dalle speculazioni su un aumento dei tassi fuori programma, ovvero prima del prossimo meeting di politica monetaria della Banca centrale. Ha poi perso nuovamente terreno assestandosi a quota 1,066.