(Teleborsa) – La Bank of England ha alzato il suo tasso di interesse chiave per la terza riunione consecutiva, facendolo tornare al livello pre-pandemia. Il Monetary Policy Committee (MPC), con una maggioranza di 8-1, ha votato per aumentare il tasso di 0,25 punti percentuali, allo 0,75%. Un membro ha votato per mantenere il tasso bancario allo 0,5%. “Data l’attuale rigidità del mercato del lavoro, i continui segnali di forti pressioni sui costi e sui prezzi, e il rischio che tali pressioni persistano, il Comitato ritiene che in questa riunione sia giustificato un aumento del tasso di 0,25 punti percentuali”, si legge nello statement rilasciato al termine della riunione.
Un altro passaggio chiave del comunicato è quello che annuncia la possibilità di un ulteriore restringimento della politica monetaria. “Sulla base della sua attuale valutazione della situazione economica, il Comitato ritiene che nei prossimi mesi possa essere opportuno un ulteriore modesto inasprimento della politica monetaria, ma su entrambi i lati di tale giudizio vi sono rischi a seconda dell’evoluzione delle prospettive di inflazione a medio termine”, viene specificato.
Sono diversi i riferimenti al conflitto in Ucraina, che ha portato a ulteriori forti aumenti dei prezzi dell’energia e di altre materie prime, compresi i prezzi dei generi alimentari. Secondo la BOE, la guerra esacerba anche le interruzioni della catena di approvvigionamento globale e aumenta in modo significativo l’incertezza sulle prospettive economiche.
Rispetto ad una previsione precedente (che non teneva conto della guerra) del 7,25%, viene ora previsto che l’inflazione aumenterà ulteriormente nei prossimi mesi, a circa l’8% nel secondo trimestre del 2022, “e forse anche più alta entro la fine dell’anno“. Il previsto superamento dell’inflazione rispetto all’obiettivo del 2% riflette in misura crescente i prezzi globali dell’energia, con un ulteriore contributo materiale dai prezzi dei beni oggetto di scambi commerciali, viene evidenziato.