(Teleborsa) – La Commissione europea ha adottato i nuovi orientamenti in materia di aiuti di Stato per le reti a banda larga, che aggiornano le norme preesistenti sulle misure a sostegno delle reti a banda larga e dell’utilizzo dei servizi a banda larga. Si tratta in sostanza della cornice di norme in base alla quale la Commissione valuterà, a partire da gennaio 2023, se gli aiuti stanziati dagli stati membri a sostegno della connettività a banda larga siano compatibili con il mercato unico e non in contrasto con la concorrenza.
I nuovi orientamenti per la banda larga aggiornano il quadro definito nel 2013 e fanno seguito alle conclusioni della valutazione sugli orientamenti precedenti, che hanno dimostrato che le norme funzionano bene, sono ampiamente adatte allo scopo e hanno dato un importante contributo alla diffusione delle reti a banda larga. Allo stesso tempo, però, la valutazione ha messo in luce che sono necessari alcuni adeguamenti mirati per riflettere i più recenti sviluppi tecnologici, normativi e di mercato e le esigenze di connettività in rapida evoluzione.
Gli orientamenti del 2013 erano stati concepiti per aiutare gli Stati membri a raggiungere prestazioni di connettività adeguate in quel momento storico, ma a seguito delle crescenti esigenze di connettività nel contesto della transizione digitale, la Commissione ha fissato obiettivi volti a garantire entro il 2030 una certa copertura con reti Gigabit per tutte le famiglie europee ed una copertura 5G di tutte le aree più densamente popolate. I nuovi orientamenti riflettono pertanto anche le attuali priorità politiche dell’UE così come illustrate in varie pubblicazioni e nel programma politico adottato dal Parlamento europeo e dal Consiglio. Inoltre, i nuovi orientamenti riflettono l’esperienza acquisita dalla Commissione attraverso la sua prassi.
Le principali novità introdotte dalle nuove Linee guida per la banda larga riguardano: nuove soglie per il sostegno pubblico che sarà giustificato laddove non sarà garantita una velocità di download di almeno 1 Gbps e una velocità di upload di almeno 150 Mbps; un nuovo quadro di valutazione per la diffusione delle reti mobili (compreso il 5g), in particolare nuove condizioni che rendono appropriato l’intervento pubblico; le norme che la Commissione applicherà quando valuterà la compatibilità delle misure che incentivano l’adozione dei servizi a banda larga; la semplificazione di alcune regole; norme semplificate e criteri aggiornati per bilanciare l’impatto positivo dell’aiuto con i suoi effetti negativi sulla concorrenza e sugli scambi.