(Teleborsa) – Due milioni di euro entro il 2024. Questo l’obiettivo di Banco dell’energia, la onlus nata con la volontà di sostenere le famiglie che si trovano in una situazione di vulnerabilità economica e sociale con un focus sulla povertà energetica. Un piano di sviluppo importante di cui si è parlato oggi a Roma, dove si è riunito il board dei firmatari del Manifesto per fare il punto su quanto è stato fatto da dicembre – quando Banco dell’energia ha assunto una prospettiva nazionale – a oggi, ma soprattutto per presentare il piano di tre anni che, dal 2022 e fino al 2024, vedrà aumentare le risorse economiche messe in campo: l’obiettivo del nuovo programma di raccolta fondi –spiega Banco dell’energia in una nota – è di raggiungere 2 milioni di euro entro il 2024. Nel triennio a venire, secondo il piano di Banco dell’energia, si arriverà ad attivare oltre 30 progetti su tutto il territorio nazionale grazie al supporto di enti o aziende che affiancheranno e sosterranno i progetti del Banco dell’energia.
I nuovi firmatari – Durante la plenaria hanno ufficialmente firmato il Manifesto contro la povertà energetica Edison, Terna, WIT, Fondazione Fiera Milano, Fondazione Francesca Rava, Banco Alimentare e Ircaf – Istituto Ricerche Consumo Ambiente e Formazione.
I numeri della povertà energetica – Il quadro drammatico per quanto riguarda la povertà energetica è conseguenza anche di una ancor più grave instabilità geopolitica. Secondo una stima della Fondazione Utilitatis, inoltre, il costante aumento del prezzo dell’energia porterebbe ad un aumento del 5,34% delle famiglie in povertà energetica (circa 300mila in più) arrivando al 13,34% nel primo trimestre 2022, il più alto valore mai riscontrato da quando è cominciata la misurazione della povertà energetica. Da una recente ricerca che Ipsos ha condotto per il Banco dell’energia risulta, inoltre, che solo 1 italiano su 4 sa cosa sia la povertà energetica, ma una volta spiegato il concetto il 53% di questi pensa che il problema sia prioritario e che l’Italia ne sia interessata in maniera importante.
I progetti – Numeri preoccupanti per i quali Banco dell’energia ha già all’attivo molti progetti, mentre altri sono in partenza e sono stati
presentati proprio oggi. È il caso dell’iniziativa “Energia in periferia”, in collaborazione con Acea e Federconsumatori Lazio, promossa a sostegno delle famiglie in situazione di disagio a causa della povertà energetica che vivono nel quartiere Torpignattara, attraverso un contributo economico che andrà a coprire le spese di un anno di utenze per nucleo familiare, insieme a corsi di educazione al risparmio energetico. L’iniziativa prevede inoltre di donare, a ciascun nucleo familiare, un kit di lampadine a marchio Philips di Signify per agire direttamente sui consumi, riducendoli, e, contestualmente, educare al risparmio energetico grazie al passaggio al LED.
“Mai come in questo momento storico – ha dichiarato l’amministratore delegato di Acea Giuseppe Gola – c’è bisogno di dare un segnale concreto per combattere il fenomeno della povertà energetica. È necessario aiutare le famiglie in difficoltà che non riescono a pagare le bollette di luce e gas a causa dell’aumento dei prezzi per la complessa situazione congiunturale. Per questo abbiamo aderito al progetto ‘Energia in periferia’ che ci fa molto piacere parta proprio dalle periferie di Roma, città a cui Acea è particolarmente legata. Mi auguro che quest’iniziativa possa diventare un esempio virtuoso ed essere replicata in altre realtà italiane”.
E ancora, la collaborazione con il neo-firmatario Edison per promuovere un progetto territoriale a sostegno delle famiglie in condizioni di vulnerabilità economica e sociale in Calabria. “La povertà energetica è un fenomeno che colpisce maggiormente coloro che vivono nel Sud del Paese – dichiara Nicola Monti, amministratore delegato di Edison –. Per questo motivo con la nostra adesione al Manifesto Insieme per contrastare la povertà energetica abbiamo voluto dedicare un progetto specifico alla Regione Calabria. Il nostro contributo alle famiglie e ai soggetti vulnerabili – continua Monti – si sostanzierà attraverso un sostegno economico per il pagamento delle bollette e un vero e proprio affiancamento dei TED Tutor per l’Energia Domestica per favorire una maggiore consapevolezza sui consumi energetici di queste famiglie”.
“L’obiettivo che ci siamo posti come Banco dell’energia è ambizioso ma raggiungibile – ha detto Marco Patuano, presidente di A2A e della onlus –. Soprattutto se, come sta succedendo, molti enti e società importanti decidono di fare sistema ed entrare a far parte del Banco. Ci stiamo consolidando in fretta e ciò è testimonianza del fatto che abbiamo intercettato un bisogno che esisteva da tempo ma che era latente. Ora dobbiamo lavorare tutti insieme per contribuire a ridurre la povertà energetica”.
“Per il particolare legame che mantengono da sempre con i territori nei quali operano – ha spiegato Michaela Castelli, presidente di Utilitalia – le utilities sono impegnate da tempo nel contrasto alla povertà energetica. Il Banco dell’energia rappresenta un ulteriore, importante tassello di questo percorso, e testimonia l’importanza di fare rete per mettere in campo azioni di sistema. Tutte le realtà coinvolte in questo progetto, infatti, hanno i medesimi obiettivi: venire incontro alle necessità delle famiglie più in difficoltà, facilitandone l’accesso all’energia”.
“Ringrazio Banco dell’Energia Onlus, che con la sua iniziativa contribuisce ad affrontare con serietà e concretezza un tema che tocca la quotidianità delle famiglie – ha spiegato la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti –. La povertà energetica nel contesto del cambiamento climatico in atto è tra le questioni che oggi più chiedono capacità di visione e programmazione. I divari e le diseguaglianze colpiscono le situazioni di maggiore fragilità e, soprattutto per l’infanzia l’adolescenza, sempre più le condizioni di povertà energetica sono causa di povertà educativa e di esclusione sociale. La sfida energetica è una grande sfida di pari opportunità per realizzare un cambio di sistema sostenibile e inclusivo, che ci faccia crescere tutte e tutti. Come abbiamo evidenziato nell’ultima Commissione sullo status delle donne, da poco conclusasi alle Nazioni Unite e dedicata al climate change, le donne hanno un ruolo decisivo come agenti di cambiamento e di leva di sviluppo nei processi di transizione ecologica. Sono tutti temi sui quali il governo è prioritariamente impegnato e che richiedono, come dimostra il lavoro che Banco dell’Energia sta portando avanti, il contributo fattivo di tutti gli attori in campo”.
I Firmatari del Manifesto “Insieme per contrastare la povertà energetica” – A2A, Acea, Acquedotto Pugliese, Adiconsum, Adoc – Associazione Difesa Orientamento Consumatori, Aisfor, Banco Alimentare, Banco dell’energia, Comunità Valdostana delle Acque, Croce Rossa Italiana, Edison, Enea – Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, Federconsumatori, Fondazione Fiera Milano, Fondazione Francesca Rava, Fratello Sole, Hera, Ircaf – Istituto Ricerche Consumo Ambiente e Formazione, Iren, Lega Consumatori, Legambiente, Leroy Merlin, Metropolitana Milanese, Next Energy Foundation, Oipe Osservatorio Italiano sulla Povertà Energetica, (Ri)Generiamo, RSE – Ricerca Sistema Energetico, Sant’Egidio, Signify, Terna, Utilitalia, Utilitatis, WIT.