(Teleborsa) – I fondamentali delle grandi banche italiane restano solidi dopo i risultati del primo semestre, che sono apparsi “rassicuranti” così come le previsioni per il resto dell’anno. Le banche appaiono anche ben capitalizzate nonostante le generose politiche di distribuzione dei dividendi. E’ quanto afferma un report di Scope Ratings, pubblicato dopo l’ultima tornata di risultati semestrali.
Crescita economica, aumento degli impieghi e dei tassi di interesse, uniti a basse perdite su crediti, sono fra i fattori che giustificano questa performance solida, afferma l’agenzia, indicando che i costi restano sotto controllo e la qualità degli asset per ora è intatta.
Le prospettive per l’intero anno restano robuste – sottolinea Scope Ratings – in quanto il margine di interesse core beneficerà sempre più dell’aumento dei tassi di interesse, e compenserà ampiamente il ritiro delle TLTRO. Le prospettive per le commissioni sono meno visibili, ma l’inflazione e la crescita economica dovrebbero essere di supporto. Il costo del rischio rimarrà contenuto grazie ai bassi tassi di insolvenza attesi.
Scope Rating ritiene che l’esposizione ai mercati russi di e sia sotto controllo, anche se le strategie di uscita appaiono ancora poco chiare. Dopo gli accantonamenti iniziali nel primo trimestre dell’anno, l’impatto sull’utile e sul capitale dovrebbe essere contenuto, considerando la solidità finanziaria dei clienti russi e la resilienza dell’operatività locale. I due gruppi – si afferma – sono alla ricerca di soluzioni per uscire dal mercato a costi contenuti, senza una strategia chiara.
L’outlook sul 2023 è più incerto, in quanto è probabile che la crescita dell’Italia converga sul suo trend di lungo termine “poco entusiasmante“. Esistono anche rischi al ribasso legati al contesto economico generale, alla crisi energetica ed all’instabilità politica.