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Banche, appello di Enria alla Francia: “Adottare presto Basilea 3”

(Teleborsa) – L’applicazione dei nuovi standard di Basilea 3 è importante per “l’affidabilità e coerenza del requisiti di capitale”, specie quando i modelli interni delle banche calcolano gli asset soppesati per il rischio. Per tale ragione i Paesi europei dovrebbero “adottare velocemente” il pacchetto di riforme del sistema bancario avanzato dalla Commissione europea, che recepisce la versione finale di tali standard. Questo l’appello lanciato dal presidente del Consiglio di vigilanza bancaria europeo, Andrea Enria, durante un intervento alla Commissione Affari europei del Paramento francese.

“Sono consapevole – ha detto Enria – che vi sono preoccupazioni sull’impatto delle regole di Basilea 3 sul finanziamento dell’economia dell’Ue, e prestiamo ascolto alle forti richieste a favore di numerose deviazioni rispetto a questi standard. Tuttavia il nostro consiglio è che l’Ue eviti deviazioni sostanziali da Basilea, i cui costi in termini di minor crescita del PIL sono grandemente superati dai benefici di medio e lungo termine, per la nostra economia, di un settore bancario più solido”.

Enria ha, inoltre, evidenziato “alcune preoccupazioni sulle disposizioni transitorie” previste dalla Commissione Ue sul tema controverso dell’output floor. “Dal canto nostro – ha spiegato – assicureremo che non saranno richiesti alle banche sforzi sproporzionati e restiamo impegnati a neutralizzare un aumento puramente aritmetico” delle richieste di maggior capitale derivanti dall’applicazione dell’output floor.

Per il presidente del Consiglio di vigilanza bancaria europeo è essenziale porre la massima attenzione alla gestione del rischio credito.Pur sottolineando che, grazie anche al sostegno pubblico durante la pandemia, attualmente, le banche europee, sono “generalmente ben capitalizzate, hanno a disposizione un’ampia liquidità e sono in grado di svolgere il loro ruolo chiave di finanziatori”, Enria ha avvertito che bisogna prestare “massima attenzione al rischio credito”. “L’impatto pieno della pandemia sulla qualità degli attivi apparirà solo quando le misure di sostegno saranno completamente rimosse – ha affermato Enria nel suo intervento –. Le classificazioni di crediti al livello stage2, ossia crediti ancora in bonis ma che iniziano a manifestare dei rischi, sono più alte rispetto alla situazione esistente pre-pandemia” e i prestiti che hanno beneficiato delle misure di sostegno, come le moratorie, “mostrano un profilo di rischio leggermente più alto”. I rischi, afferma Enria, potrebbero, dunque, essere più pronunciati nei settori particolarmente colpiti dalla pandemia. Tra questi Enria cita l’alberghiero, la ristorazione e il settore immobiliare commerciale. A ciò, a livello generale, si aggiunge l’incertezza sull’evoluzione della pandemia.

“La Vigilanza della Bce – ha assicurato Enria – proseguirà il lavoro dello scorso anno, per garantire che le banche affrontino eventuali debolezze nelle loro misurazioni e gestione del rischio di credito che abbiamo identificato nello Srep (Supervisory Review and Evaluation Process, ndr), il nostro processo di revisione e valutazione prudenziale”. In tale scenario il presidente del Consiglio di vigilanza bancaria europeo ha annunciato che verranno “esaminate da vicino le esposizioni delle banche nei confronti dei settori particolarmente colpiti dallo shock del Covid-19 effettuando revisioni mirate e ispezioni in loco”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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