in

Automotive, Anfia: export componentistica a doppia cifra nel 2021

(Teleborsa) – L’export della filiera dei componenti per autoveicoli ritorna a crescere nel 2021 (+15,4%) dopo la frenata del 2020 (-15%) e ammonta a 21,7 miliardi di euro (in recupero anche l’export italiano di tutte le merci che chiude l’anno a +18,2%).

Lo rende noto l’Anfia in un focus sulla componentistica. Nello stesso periodo, prosegue l’Anfia, si registra anche un incremento delle importazioni della componentistica (+19,3%) per un valore di 15,9 miliardi di euro, portando così la bilancia commerciale a confermare nuovamente un saldo positivo di 5,8 miliardi di euro (circa 300 milioni di euro in più rispetto al 2020), con un avanzo di 1,43 miliardi di Euro nel primo trimestre, 1,62 miliardi nel secondo, 1,29 miliardi nel terzo e 1,44 miliardi nel quarto. Sia per l’export che per l’import risultano in rialzo tutte le macroclassi di prodotto ad eccezione della componentistica legata alla riproduzione del suono. L’export della componentistica automotive ha avuto un trend positivo nella prima parte del 2021 (+10,1% il primo trimestre e +85% il secondo), per poi registrare un progressivo rallentamento nella seconda (+1,5% il terzo trimestre e -6,6% il quarto).

“Il 2021 è un anno all’insegna del recupero per le esportazioni della componentistica italiana, che tornano a crescere a doppia cifra, con un primo semestre brillante e un secondo semestre in rallentamento, dopo le pesanti perdite del 2020 – afferma Marco Stella, presidente del Gruppo Componenti Anfia -. Lo scorso anno, il valore dell’export e’ cresciuto verso tutti i maggiori Paesi di esportazione eccetto il Regno Unito (-8,9%), che mantiene il primato in termini di saldo positivo per la bilancia commerciale italiana (909,7 milioni di euro contro i 972,4 del 2020) e si conferma, come nel 2020, quinto mercato di destinazione dell’export, la Turchia (-1,4%) e la Serbia (-2,8%). A questi positivi risultati ha fatto seguito, tuttavia, un difficile ingresso nel 2022, che, a causa del protrarsi della crisi dei semiconduttori, delle materie prime, della logistica, e con gli effetti del conflitto in Ucraina pone le premesse per una probabile inversione di tendenza”.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

CNH Industrial, informativa sul buy-back

Tinexta, Intermonte conferma Buy dopo conti primo trimestre