(Teleborsa) – Il consiglio di amministrazione di , società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella produzione e trasformazione di fibre sintetiche e naturali, ha approvato i risultati economico finanziari consolidati dell’esercizio 2021. L’anno si è chiuso con ricavi per 569,7 milioni di euro, in crescita del 30,5% rispetto al 2020, un EBITDA pari a 72,1 milioni di euro, in aumento del 23,5% rispetto all’anno prima, e un utile di 10,7 milioni di euro, rispetto a 0,6 milioni di euro del 2020. La Posizione Finanziaria Netta è pari a 179,3 milioni di euro al 31 dicembre 2021, in miglioramento del 18% rispetto ai 218,7 milioni di euro del 31 dicembre 2020.
“I risultati economico finanziari ottenuti sono in crescita non solo verso il 2020 ma anche rispetto al 2019 e questo malgrado il forte impatto dei costi energetici che hanno caratterizzato il quarto trimestre in Europa”, ha commentato Giulio Bonazzi, presidente e amministratore delegato. ECONYL, il processo innovativo e sostenibile in grado di creare nuovi prodotti dai rifiuti, “è tornato a rappresentare circa il 37% dei ricavi delle fibre ed è continuata la strategia di integrazione della raccolta di scarti destinati alla rigenerazione”, ha aggiunto.
Il CdA ha deliberato di proporre all’assemblea degli azionisti il pagamento di un dividendo di 0,12 euro per azione, sia per le azioni ordinarie sia per le azioni di classe B; le azioni di classe C per loro natura non percepiscono dividendo. Si sono proposti lunedì 9 maggio 2022 quale data di stacco cedola, martedi 10 maggio 2022 quale record date e mercoledì 11 maggio 2022 quale data di pagamento. Deliberato dal board anche l’acquisto di una seconda tranche di 512.000 azioni a un prezzo massimo di 10,00 euro ad azione
Il gruppo ha anche definito alcuni target ambientali al 2025, tra cui: l’incremento dei ricavi dei prodotti a marchio ECONYL fino al 60% sul totale dei ricavi delle fibre (a parità di perimetro); l’incremento della raccolta a 35.000 tonnellate annue di scarti post consumo per la creazione di nuovi materiali riciclati; la riduzione dei consumi idrici di un 30% rispetto ai consumi del 2018.
“Il 2022, dopo gli incrementi dei prezzi di vendita attuati per recuperare gli aumenti di costo sorti nel quarto trimestre del 2021, si è aperto in modo positivo ed in linea con le nostre previsioni – ha spiegato Bonazzi – Il conflitto tra Russia e Ucraina ha però modificato lo scenario di riferimento con una situazione di forte instabilità che avrà conseguenze certamente negative sulla crescita economica mondiale e soprattutto sui mercati europei”.