(Teleborsa) – Il consiglio di amministrazione di Ansaldo Energia, tra i maggiori produttori di centrali elettriche al mondo, ha approvato il progetto di Bilancio 2021 e il Bilancio Consolidato 2021. L’esercizio si è chiuso con il ritorno all’utile per 32 milioni di euro (contro una perdita di 255,7 milioni di euro nel 2019 e di 102,8 milioni di euro nel 2020) e ricavi in crescita del 37%, pari a 1.491 milioni. L’EBITDA cresce dell’8% a 160 milioni di euro (10,8% dei ricavi) e l’EBIT rileva un risultato positivo per 49,8 milioni (+48,4 milioni rispetto al 2020), pari al 3,34% dei ricavi.
Ansaldo Energia, controllata all’88% da Cassa Depositi e Prestiti, ha ottenuto “risultati migliori del previsto, con incrementi di performance per tutte e tre le sue business unit: New Unit, Service e Nucleare”, ha commentato l’amministratore delegato Giuseppe Marino. “Il ritorno all’utile segna un importante traguardo per la nostra azienda, così come la diminuzione dell’indebitamento netto e il miglioramento della leva finanziaria. Forti di questi risultati, ci troviamo oggi ad affrontare le nuove e inaspettate sfide a livello mondiale”, ha aggiunto Marino.
Il cash flow operativo è positivo per 11 milioni di euro e considera un volume di investimenti di 110 milioni di euro. La società registra inoltre una riduzione dell’indebitamento finanziario netto rispetto allo scorso anno: nel 2021 è pari a 855 milioni di euro, in discesa del 4,6%. La leva finanziaria scende a 3.8 volte l’EBITDA dal 4.5, confermando la riduzione dell’esposizione finanziaria. Gli ordini si assestano a 1368,4 milioni di euro, portando il portafoglio ordini complessivo al 31 dicembre 2021 a 4.505 milioni.
“Anche nel 2021 Ansaldo Energia ha raggiunto risultati importanti, migliorando la propria solidità finanziaria e restando concentrata sull’ottimizzazione dei propri flussi di cassa – ha affermato Andrea Balzarini, Chief Financial and Business Officer della società – La rinnovata capacità, dimostrata negli ultimi due anni, di rispettare gli obiettivi prefissati rappresenta una condizione imprescindibile per poter affrontare un contesto esterno di oggettiva, aumentata incertezza“.