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Amazon, Antitrust Ue accetta impegni per la tutela dei dati dei venditori

(Teleborsa) – La Commissione europea ha accolto gli impegni presi da in materia di concorrenza contro l’uso improprio dei dati aziendali non pubblici dei venditori indipendenti e per evitare possibili favoritismi per quei venditori che utilizzano i suoi servizi di logistica e consegna. Tali impegni sono stati presi da Amazon dopo le due indagini formali aperte dall’Antitrust che nel 2019 e nel 2020 aveva rilevato “in via preliminare” una condotta scorretta determinata da concorrenza sleale nei confronti dei venditori indipendenti e abuso di posizione dominante sui mercati francese, tedesco e spagnolo per la fornitura di servizi di mercato online a venditori terzi.

Inoltre era stato rilevato che le regole e i criteri di Amazon per i programmi Buy Box – il riquadro che ogni utente vede in alto a destra della scheda prodotto che consente di acquistare la merce con un semplice click presso il miglior venditore per quel prodotto stabilito dall’algoritmo di Amazon – e Prime – il programma di Amazon che offre servizi premium ai clienti a pagamento e consente ai venditori indipendenti di vendere ai clienti Prime a determinate condizioni – favorivano indebitamente la propria attività di vendita al dettaglio, così come i venditori sul mercato che utilizzavano i servizi logistici e di consegna di Amazon.

“La decisione odierna stabilisce nuove regole per il modo in cui Amazon gestisce la propria attività in Europa. Amazon non può più abusare del suo duplice ruolo e dovrà cambiare diverse pratiche commerciali. Riguardano l’utilizzo dei dati, la selezione dei venditori nella Buy Box e le condizioni di accesso al Programma Amazon Prime. I rivenditori e i vettori indipendenti concorrenti, nonché i consumatori, beneficeranno di questi cambiamenti aprendo nuove opportunità e scelte”, ha dichiarato Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva della Commissione Ue responsabile della politica della concorrenza.

Tra le migliorie che Amazon si è impegnata ad apportare c’è quella relativa alla presentazione della seconda offerta della Buy Box concorrente rendendola più prominente e includendo un meccanismo di revisione nel caso in cui la presentazione non attiri un’adeguata attenzione da parte dei consumatori. Amazon si è impegnata anche ad introdurre un meccanismo di reclamo centralizzato, aperto a tutti i venditori e vettori in caso di sospetto mancato rispetto degli impegni, e ad aumentare a sette anni, invece dei cinque proposti inizialmente, la durata degli impegni relativi a Prime e alla seconda offerta Buy Box concorrente.

Quella di oggi è infatti la seconda serie di impegni presi da Amazon dopo la valutazione da parte della Commissione di una prima serie e una consultazione con gli operatori terzi interessati alla materia negli scorsi mesi. La Commissione europe ha spiegato che gli impegni presentati da Amazon coprono tutti i mercati attuali e futuri di Amazon nello Spazio economico europeo. È esclusa invece l’Italia per quanto riguarda gli impegni relativi alla Buy Box e a Prime in virtù dei rimedi imposti direttamente dal Garante nazionale della concorrenza con una decisione del 30 novembre 2021.

Sotto la supervisione della Commissione, un fiduciario indipendente sarà incaricato di monitorare l’attuazione e il rispetto degli impegni. Se Amazon dovesse violare gli impegni, la Commissione potrebbe imporre una sanzione fino al 10% del fatturato annuo totale di Amazon, senza dover rilevare una violazione delle norme antitrust dell’UE o una penale periodica del 5% al ??giorno del fatturato giornaliero di Amazon per ogni giorno di mancato rispetto.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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