(Teleborsa) – Amadori, gruppo agroalimentare leader nel settore avicolo, ha chiuso il 2021 con un fatturato pari a 1.362 milioni di euro, in crescita del 10,5% (o 130 milioni) rispetto all’anno precedente. L’EBITDA si è assestato a 86 milioni di euro, il patrimonio netto a 296 milioni di euro, gli investimenti a 95 milioni di euro e l’utile netto a 18,7 milioni di euro.
“Il trend positivo è stato guidato dalle vendite nel canale moderno (+4,7%) e da una ripresa (+0,6%) del canale tradizionale, che tuttavia non è ancora tornato ai numeri pre-pandemia – ha commentato l’AD Francesco Berti – Il fuoricasa ha registrato una importante accelerazione (+16,9%), anche se non ha recuperato il ritardo accumulato nel periodo delle chiusure 2020″.
Da sempre specialista del settore avicolo, con una quota di mercato di circa il 30% sul totale carni avicole in Italia, Amadori sta estendendo la propria offerta a tutto il campo delle proteine: bianche, rosa e verdi. Nel 2021 ha presentato importanti novità di prodotto, entrando nel segmento della colazione e della merenda con i nuovi impasti freschi per pancake, e rafforzando la sua leadership nel segmento degli impanati snack con il lancio delle nuove Birbe Pops.
Per i prossimi anni, il gruppo conferma le linee guide strategiche di ampliamento dell’offerta di prodotti a base proteica e il conseguente piano strategico di investimenti con l’obiettivo di medio periodo di raggiungere gli 1,7 miliardi di fatturato, consolidando il modello di filiera 100% italiana, integrata e sostenibile.
Rispetto alle previsioni, “il 2022 mostra diverse incognite, dall’aumento generalizzato dei costi di produzione all’emergenza aviaria”, si legge in una nota. Nonostante ciò il gruppo di Cesena conferma gli obiettivi di crescita anche attraverso maggiori investimenti in comunicazione.