(Teleborsa) – Nuovi ammortizzatori ad hoc per i 1322 dipendenti di Air Italy e prospettive per il futuro del settore del trasporto aereo. È quanto chiede la Uiltrasporti Sardegna che, insieme agli altri sindacati del comparto, è scesa in piazza questa mattina a Roma al fianco dei lavoratori che dall’1 gennaio hanno iniziato a ricevere le lettere di licenziamento. Una battaglia che i sindacati porteranno avanti anche la prossima settimana con due appuntamenti cruciali: lunedì 10 gennaio, alle 9,30, una delegazione dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali terrà un incontro alla Regione Sardegna con l’assessore del Lavoro, Alessandra Zedda; martedì mattina, alle 10, a Roma è, invece, prevista una manifestazione in piazza San Silvestro di tutti i dipendenti licenziati dalla compagnia aerea.
“Nel corso di questa lunga vertenza i sindacati non sono mai mancati e hanno fatto la loro parte, ciò che è mancato sono le istituzioni e la volontà politica di trovare una soluzione – sostiene il segretario del Presidio Fit Cisl Gallura, Gianluca Langiu –. Le iniziative di questi giorni vogliono richiamare la politica alle proprie responsabilità e a una soluzione. Con il decreto Mille proroghe il Governo ha la possibilità di creare quel bacino del trasporto aereo con cui si darebbe la possibilità ai lavoratori Air Italy di accedere agli ammortizzatori sociali”.
“È sotto gli occhi di tutti la grave situazione in cui versano i 1.322 lavoratori della società Air Italy che hanno ricevuto le lettere di licenziamento. È ormai urgente, se non imperativo, – dichiara Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl – che il Governo trovi una soluzione immediata finalizzata all’attivazione di ulteriori ammortizzatori sociali, anche attraverso la forma della decretazione d’urgenza. È impensabile che i lavoratori di questa società siano gli unici a dover pagare il conto della crisi e delle scellerate politiche attuate dal management aziendale”.
“Chiediamo che il Governo metta immediatamente in campo un sistema di tutela e permetta ai dipendenti di essere reinseriti nel mondo del lavoro – spiega il segretario della Uiltrasporti Sardegna William Zonca –. Siamo indignati. La società non si è posta minimamente il problema della tenuta sociale licenziando 1322 dipendenti senza accedere agli ammortizzatori sociali. Riteniamo che anche le istituzioni non abbiano fatto la loro parte intervenendo in tempo tardivo, nonostante questa sia la più grossa vertenza del trasporto aereo dopo quella di Alitalia. Il tavolo interministeriale doveva essere convocato in tempi molto più rapidi, invece è stata rincorsa l’emergenza aspettando che l’azienda licenziasse senza pietà i dipendenti. Per questo – conclude Zonca – chiediamo che il Governo metta in campo senza indugio un sistema di tutele per salvaguardare la professionalità di questi lavoratori attraverso nuovi ammortizzatori ad hoc per tutto il 2022 e soprattutto dando loro delle prospettive future con il rilancio dell’intero settore del trasporto aereo”.
La manifestazione dei lavoratori Air Italy in programma martedì 11 gennaio a Roma – sottolinea il segretario generale della Fit Cgil Sardegna, Arnaldo Boeddu – “si terrà il giorno dopo l’incontro con la Regione Sardegna nel quale ribadirò non solo la necessità del ritiro immediato delle lettere di licenziamento e di uno strumento che consenta ai 1.322 lavoratori di poter essere collocati in Cigs per ulteriori 12 mesi, ma anche una accelerazione dei corsi per evitare la perdita dei brevetti e delle abilitazioni. Questo, peraltro, dovrà essere previsto per tutti i lavoratori Air Italy e non solo per quelli che erano di base in Sardegna”. Secondo il leader sindacale, “a breve il settore del trasporto aereo si riprenderà e ci sarà la necessità di poter disporre di piloti, comandanti, tecnici, assistenti di volo e personale amministrativo certificato. Per questa ragione – conclude – sarebbe impensabile disperdere queste professionalità e di conseguenza tutte le istituzioni debbono attivarsi affinché ai lavoratori, oltre a questa opportunità, venga garantito anche un sostegno al reddito dato dalla Cigs sino a dicembre 2022”.