(Teleborsa) – “Purtroppo il momento che temevamo e che abbiamo cercato di scongiurare fino alla fine è arrivato, le lettere di licenziamento dei 1.400 lavoratori di Air Italy sono partite, nella totale indifferenza delle istituzioni”. Così unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo chiedendo “un intervento immediato del Governo per bloccare la procedura e scongiurare questa vera e propria tragedia sociale che si sta consumando”.
“Più volte in questi mesi – proseguono i sindacati – abbiamo chiesto un intervento decisivo per risolvere la situazione con delle proposte concrete che sono rimaste inascoltate. Con una norma in deroga alla Legge di Bilancio, infatti, si sarebbe potuto estendere la cassa integrazione a tutti i 1400 lavoratori e lavoratrici di Air Italy anche per il prossimo anno, a prescindere dalle decisioni prese dall’azienda. Continuiamo poi a ribadire l’importanza di costituire un bacino nazionale di riqualificazione e ricollocazione del personale del trasporto aereo, fondamentale per non disperdere l’enorme bagaglio di professionalità dei lavoratori non solo di Air Italy, ma di tutto il settore”, concludono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo che si dicono “esterrefatti dalla completa inerzia del Governo e delle istituzioni davanti a questa drammatica situazione”. Per altre aziende di altri settori – proseguono – “si sono cercate soluzioni che hanno evitato questo dramma sociale. Per il trasporto aereo invece altrettante iniziative per salvaguardare il settore non vengono intraprese”.
“Inizia nel peggiore dei modi il 2022 per oltre mille e trecento lavoratori di Air Italy. La compagnia ha infatti inviato 1.322 lettere di licenziamento riconducibili “alla procedura sindacale di licenziamento collettivo per cessazione di attività” che Air Italy ha avviato il 23 settembre scorso. Così Confael che parla di “atto atteso ma incomprensibile e inaccettabile”. Lo sottolinea il segretario del Trasporto aereo di Confael, Mario Clemente. “Nonostante l’Italia abbia ricevuto miliardi di euro dall’Unione Europea per la ripresa del nostro Paese – ha sottolineato Clemente -, 1322 lavoratori iniziano il nuovo anno con una lettera di licenziamento. Si tratta dei lavoratori Air Italy per i quali Confael Trasporto Aereo chiede che vengano applicate le stesse misure previste per i lavoratori di altre compagnie che sono, di fatto, già chiuse, come purtroppo Alitalia e Norwegian”. Confael, esprimendo la piena solidarietà a tutti i lavori interessati, conferma la richiesta di avviare un confronto immediato sulla situazione occupazionale della compagnia”.