(Teleborsa) – , società leader nello sviluppo residenziale a Milano e quotata su Euronext STAR Milan, ha registrato ricavi consolidati pari a 35,5 milioni di euro nel primo trimestre dell’esercizio (al 31 dicembre 2021), rispetto ai 44 milioni di euro nello stesso periodo dell’esercizio precedente. L’avanzamento della produzione è pari a 19,5 milioni di euro (13,5 milioni di euro nel primo trimestre dell’esercizio precedente). L’EBT adjusted consolidato è pari a 8,7 milioni di euro. Il dato, sottolinea la società, è stato prudenzialmente rettificato per tenere conto dell’incremento dei costi di costruzione sui cantieri in consegna nei prossimi 15 mesi. La rettifica (-5,6 milioni di euro) è principalmente imputabile alla definizione degli accordi con le imprese appaltatrici per sostenere la filiera e garantire la consegna senza ulteriori slittamenti nelle tempistiche. Inoltre, il dato include il provento finanziario derivante dall’IPO della controllata per 5,9 milioni di euro.
La posizione finanziaria netta consolidata è pari a 84,4 milioni di euro (75,1 milioni di euro al 30 settembre 2021), in aumento di 9,3 milioni di euro rispetto al 30/09/2021, a fronte di investimenti complessivi pari a 32,6 milioni di euro, di cui 15,8 milioni di euro per acquisto nuove aree e 16,8 milioni di euro per lavorazioni su ordini (avanzamento cantieri). Al netto degli investimenti per acquisto nuove aree, la PFN consolidata sarebbe stata pari a 68,6 milioni di euro.
“Il primo trimestre dell’esercizio è ancora caratterizzato dagli effetti derivanti dall’emergenza sanitaria – ha commentato il presidente Luigi Gozzini – È ormai argomento quotidiano l’incremento dei costi per l’approvvigionamento di materie prime che sta colpendo le imprese di costruzione. Il nostro obiettivo è quello di continuare a sostenere la filiera e garantire ai nostri clienti la consegna, nei tempi stabiliti, di un prodotto di qualità”.
Con riferimento alle attività di commercializzazione delle nuove operazioni, il management ha stabilito di adottare una strategia che prevede lo spostamento in avanti di alcune commercializzazioni e l’introduzione delle cosiddette “micro-campagne” per allineare i prezzi di vendita a quelli potenziali di mercato e ridurre le tempistiche che intercorrono tra la vendita e la consegna delle unità immobiliari, pur senza incrementare il livello di rischio del business.
Ad oggi la pipeline di sviluppo di cui il gruppo AbitareIn è proprietario (o promissario acquirente) è composta, al netto dei progetti già ultimati e consegnati, di 22 aree, per circa 300.000 mq commerciali, corrispondenti complessivamente a oltre 3.300 appartamenti tipo. Degli oltre 3.300 appartamenti in pipeline, senza considerare le commercializzazioni oggi in corso, risultano già venduti 618 appartamenti, per un controvalore di 254 milioni di euro, con anticipi contrattualizzati (garantiti da polizza fideiussoria assicurativa) per 79 milioni di euro.