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A2A anticipa target Piano. Mazzoncini: “Saremo leader transizione e protagonisti nel biometano”

(Teleborsa) – Il Piano industriale aggiornato di A2A intitolato “Beyond expectations” protietta la life compagny verso i target di metà secolo, anticipando di un decennio il target Nex Zero al 2040. Un piano che – ha sottolineato l’Ad Renato Mazzoncini durante la presentazione – che fa perno su risultati raggiunti superiori alle aspettative.

Dalle slide è emerso che A2A conta di chiudere il 2021 con un EBITDA di 1,4 miliardi (+15% rispetto agli 1,2 miliardi attesi) e con investimenti per 1,7 miliardi al di sora degli 1,3 miliardi previsti e quasi il doppio rispetto ai 900 milioni del 2020. La life company ha quindi anticipato di 2 anni i target pevisti dal precedente piano.

Su queste basi solide – ha spiegato Mazzoncini – la multiutility sta portando avanti la transizione e costruendo un modello che sarà un mix di elettrone e molecola verde e vedrà una compressione dei combustibili fossili al 10% ed un aumento della quota dell’elettrico (51% da 21%) e dellle bioeneregie (30% da 11%).

Ragionando sull’obiettivo net zero, l’Ad ha ha confermato il raggiungimento del target con un decennio di anticipo e l’obiettivo di 31 milioni di CO2 evitata entro al 2030, pari alle emissioni prodotte dall’intero settore dei trasporti in Italia. Ragionando in termini di fattore emissivo si prevede di raggiungere 216 grammi complessivi (sotto i 230 grammi previsti a lilvello internazioale) con circa 130 grammi derivanti dalla generazione elettrica con lo sviluppo delle rinnovabili e 450 grammi dai termovalorizzatori. In ogni caso i termovalorizzatori consentono di abbattere del 44% le emissioni rispetto ad conferimento in discarica.

Il numero uno di A2a ha parlato anche della trasformazionie dell’azienda da multiutility locale a player nazionale, ricrdando l’importante espansiove nel Centro-Sud Italia, con impianti di rifiuti speciali in Calabria (oggi la terza più importante regione) e, grazie ai fondi Ardian, con impianti in Puglia, Campania, Sicilia e Sardegna. Non è esclusa una espansione oltre i confini nazionali, con un primo step in Spagna atraverso le operazioni annunciate la scorsa settmana.

A proposito del caro bollette, Mazzoncini ha sottolineato l’imprtante vataggio dei clienti di A2A, poichè tutta l‘energia venduta è stata acquisita con contratti lunghi a prezzi ante-crisi, questo consente oggi si stabilizzare il prezzo in uno scenario in cui si prevede che, dal picco atteso nel 2022, si prevede di tornare ai livelli pre-crisi nel 2024-2025. “Questo ha garantito ai nostri clienti un risparmio di 450 milioni di euro sulle bollette”, ha affermato il manager, indicando che sul gas il risparmio di di circa 300 milioni.

Quanto alla transizione energetica, il manager ha affermato “saremo protagonisti” sul biometano, con l’obiettivo di ragigungere 60 impianti a fine piano più altri 5 impianti di liquefazione (LNG) per fornire biocarburante a case costruttrici di camion, navi ecc. Sono prervisti 600 milioni di investimewnti per la produzione di 200 milioni metri cubi di biometano. Quanto all’idrogeno, la via più efficiente è quella di produrre idrogeno verde da termovalorizzatore per impiegarlo soprattutto la mobilità. Sono previsto 200 milioni di investimenti nei prossimi anni per arrivare ad ebitda 32 milioni.

L’Ad ha confermato anche il forte impegno sull’elettrificazione dei consumi con investimenti previsti di 1,9 miliardi sulle reti elettriche e 1,2 miliardi su quelle a gas. Fra le novità principali la mobilità elettrica, che prevede la sotituzione dlele colonnine quick con colonnine fast e ultrafast. Ci si aspetta che in italia si arrivi a 100-150 mila punti ricarica al 2030 – ha spiegato – che si gtraduce in un target di 24mila punti di ricarica per A2A.


Fonte: http://news.teleborsa.it/NewsFeed.ashx

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