Il governo aprirà un tavolo di confronto con i sindacati sulle pensioni, per introdurre più flessibilità in uscita dal 2023. È quanto ha annunciato il presidente del Consiglio, Mario Draghi in Consiglio dei ministri. In mattinata, il ministro del Lavoro Andrea Orlando ha spiegato che il confronto sulla riforma si chiuderà “nei primi mesi del prossimo anno”.
L’obiettivo, come ha sottolineato Orlando, è “tornare a un sistema contributivo, ma superando la lotteria di Quota 100”. Chi uscirà prima dal mondo del lavoro sarà, dunque, penalizzato rispetto all’attuale sistema misto in cui è presente una quota retributiva Per il ministro, a differenza di quanto fatto con Quota 100, ora bisogna “evitare che a condizioni diverse corrispondano trattamenti uguali”.
Il confronto tra governo e parti sociali servirà ad abbozzare – in vista della presentazione del Documento di economia e finanza (Def) di aprile – la nuova riforma delle pensioni che entrerà in vigore dal primo gennaio 2023. Vediamo tutte le ipotesi attualmente sul tavolo prevedono uscite a 64, 63 e 62 anni.