(Teleborsa) – Al Ministero dello Sviluppo economico al via il tavolo sulla vertenza Whirlpool con sindacati e azienda. Alla riunione, coordinata dal sottosegretario Alessandra Todde, è presente l’amministratore delegato di Whirlpool per l’Italia, Luigi La Morgia, che ha comunicato la conferma della procedura di licenziamento collettivo per i lavoratori dello stabilimento Whirlpool di Napoli. Dal primo luglio scatterebbero così i licenziamenti per i circa 350 lavoratori dello sito campano. “Dopo una lunga riflessione abbiamo deciso di avviare la procedura di licenziamento collettivo – ha dichiarato La Morgia – siamo consapevoli della nostra scelta, siamo il più grande investitore e produttore di elettrodomestici in Italia”. L’azienda avrebbe dunque deciso di non utilizzare le 13 settimane di cassa integrazione previste dall’avviso comune siglato da Confindustria e sindacati.
La viceministra Todde ha dichiarato che per il sito Whirlpool di Napoli le 13 settimane di cassa integrazione sarebbero necessarie a garantire il rilancio tutelando i lavoratori. “Ripercorro anche io – ha detto – alcuni passaggi importanti. In questi mesi ho portato al tavolo una discontinuità importante, i sindacati hanno comunicato di essere pronti a considerare la possibilità della chiusura dello stabilimento da parte di Whirlpool, cosa che in passato non era mai avvenuta”. “Proprio per questo si è chiesto all’azienda di accettare la proroga della Cig di ulteriori 13 settimane, cosa che non significa allungare il brodo, ma dare la possibilità ad un percorso di rilancio portato avanti da noi e Invitalia di prendere forma – ha spiegato la viceministra – con un piano industriale alternativo e solido, fondamentale per non impoverire ulteriormente il territorio di Napoli garantendo la salvaguardia occupazionale”. Per Todde c’è “bisogno di tempo per irrobustire il percorso di reindustrializzazione, su cui stiamo lavorando quotidianamente. Quindi per l’azienda accettare la proroga della Cig, rinviando l’avvio della procedura di licenziamento, è una scelta che non pesa minimamente. Mentre per i lavoratori, per la città di Napoli e per il piano di rilancio su cui stiamo lavorando, fare questa scelta è assolutamente indispensabile”.
La procedura di licenziamento collettivo “dal nostro punto di vista non deve essere una pregiudiziale” per l’individuazione di un’alternativa per il sito Whirlpool di Napoli. Ha aggiunto l’amministratore delegato di Whirlpool per l’Italia. “Nel caso in cui l’alternativa venisse individuata nei 75 giorni – ha affermato – siamo pronti a discuterne. Nell’ambito della procedura vogliamo confermare la nostra intenzione di prolungare la possibilità di accedere a un pacchetto di incentivazione, che già oggi stiamo offrendo nel piano sociale in essere e pari a 75mila euro a persona (per gli esodi, ndr), e in parte stiamo già eseguendo dando l’opportunità a persone che lavorano nel sito di Napoli di trasferirsi nel sito di Cassinetta“. “Confermiamo la nostra disponibilità proporre trasferimenti all’interno del gruppo”, ha sottolineato.