(Teleborsa) – La trimestrale di , la quarta più grande banca statunitense, ha battuto le previsioni degli analisti. Nei primi tre mesi del 2021 la banca ha registrato ricavi pari a 18 miliardi di dollari, in aumento del 2% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. L’utile è salito a 4,74 miliardi di dollari, o 1,05 dollari per azione, da 653 milioni di dollari, o 1 penny per azione, dei primo trimestre 2020. Gli analisti in media si aspettavano un profitto di 70 centesimi per azione.
“I nostri risultati per il trimestre, che includono la riduzione al lordo delle imposte di 1,6 miliardi di dollari di accantonamenti su perdite, riflettono un miglioramento dell’economia degli Stati Uniti, il nostro concentrarci sulle priorità strategiche e il supporto continuo per i nostri clienti”, ha commentato il CEO Charlie Scharf. “Gli addebiti sono ai minimi storici e stiamo apportando modifiche per migliorare le nostre operazioni e l’efficienza, ma i bassi tassi di interesse e la tiepida domanda di prestiti hanno continuato a pesare nel trimestre”, ha aggiunto.
I ricavi dell’area Consumer and Small Business Banking è sceso del 6% principalmente a causa dell’impatto di tassi di interesse inferiori e inferiori commissioni relative ai depositi. L’attività di trading è aumentata del 19% grazie alla crescita della domanda dei clienti di prodotti finanziari. Il Wealth and Investment Management ha registrato entrate in aumento dell’8%, anche per l’innalzamento delle commissioni.