(Teleborsa) – Seduta con segni deboli per la borsa di Wall Street dove tra gli investitori crescono i timori legati all’inflazione ed ai rendimenti obbligazionari, specie quello dei titoli di Stato USA a 10 anni che ha raggiunto la soglia dell’1,60%.
Sul fronte macroeconomico, l’indice dei prezzi alla produzione è cresciuto nel mese di febbraio in linea con le attese degli analisti. La lettura preliminare di marzo dell’indice di fiducia dei consumatori statunitensi, calcolato dall’Università del Michigan, stima un rafforzamento del sentiment e superiore alle previsioni degli addetti ai lavori.
Tra gli indici statunitensi, il sale dello 0,48% a 32.642 punti; al contrario, si muove al ribasso l’, che perde lo 0,30%, scambiando a 3.928 punti. Variazioni negative per il (-1,4%); sulla stessa linea, in frazionale calo l’ (-0,49%).
In buona evidenza nell’S&P 500 i comparti (+1,00%), (+0,95%) e (+0,86%). Nella parte bassa della classifica del paniere S&P 500, sensibili ribassi si manifestano nei comparti (-1,15%), (-1,14%) e (-0,58%).
Tra i protagonisti del Dow Jones, (+5,94%), (+2,95%), (+1,97%) e (+1,75%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su , che prosegue le contrattazioni a -1,47%.
Preda dei venditori , con un decremento dell’1,42%.
Si concentrano le vendite su , che soffre un calo dell’1,13%.
Vendite su , che registra un ribasso dell’1,01%.
Tra i best performers del Nasdaq 100, (+7,72%), (+5,78%), (+5,32%) e (+4,57%).
Le più forti vendite, invece, si manifestano su , che prosegue le contrattazioni a -3,48%.
Vendite a piene mani su , che soffre un decremento del 3,37%.
Pessima performance per , che registra un ribasso del 2,92%.
Sessione nera per , che lascia sul tappeto una perdita del 2,85%.